Sarnico, i parchi riaprono ai cani
Dopo 2 sentenze, Fido vince la battaglia

Dopo le due sentenze contrarie al provvedimento di «off limits» l’amministrazione comunale «riapre» i parchi. Un’area ad hoc al Nettuno.

Battaglia vinta. O persa, secondo le prospettive. Vince Fido, perde l’amministrazione comunale che ha deciso di battere in ritirata e far buon viso a cattivo gioco: dopo due anni di carte bollate, ricorsi e polemiche, i cani potranno tornare pure loro al Lido Nettuno di Sarnico. Per i migliori amici dell’uomo ci sarà un’area, pari a circa il 28% della superficie del parco (6.100 metri quadrati sulla destra rispetto all’ingresso, su una superficie complessiva di circa 22 mila), dove potranno entrare, sotto la sorveglianza dei loro padroni. L’altro pezzo sarà solo per le persone.

La vicenda aveva preso il via nell’estate 2014, quando l’amministrazione comunale aveva deciso di vietare l’ingresso dei cani ai lidi, per ragioni di «igiene e sicurezza». Contro il provvedimento si erano lanciati diversi cittadini e l’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, che era ricorsa al Tar contro l’ordinanza firmata dal sindaco Giorgio Bertazzoli. Ricorso vinto. A quel punto, l’amministrazione comunale aveva rilanciato con quello che Gilberto Donghi, responsabile Enpa, aveva definito un «buon escamotage»: nel nuovo regolamento sui lidi, aveva inserito che i cani sarebbero rimasti fuori da tre dei 12 parchi: Nettuno, Moscatello e Plan de Cuques. Altro ricorso al Tar, ancora una volta vinto da Enpa: il 17 novembre 2015 il tribunale di Brescia sentenzia che non si può negare l’accesso ai cani, laddove non si possa ricavare un’area appositamente dedicata a loro. L’amministrazione decide di battere in ritirata e mollare il colpo.

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