Pagavano i lavoratori tre euro all’ora
Due denunce nel Basso Sebino

L’ispettorato del lavoro ha denunciato due cittadini albanesi, terzisti per alcune aziende del basso Sebino, che sfruttavano lavoratrici a domicilio, addette alla sbavatura degli stampi in gomma.

Gli ispettori hanno ricostruito il ciclo produttivo delle lavoratrici a domicilio, sette di nazionalità senegalese e una di nazionalità indiana, arrivando a calcolare una remunerazione inferiore a tre euro a ora. L’ipotesi della sfruttamento discende proprio da una remunerazione al di fuori di ogni previsione contrattuale, mentre l’approfittamento dello stato di bisogno è insito nell’accettazione delle condizioni di lavoro proposte, a cui va aggiunto un insalubre ambiente domestico, poiché troppo limitato per contenere i notevoli quantitativi di gomma da lavorare periodicamente.

È la seconda denuncia quest’anno da parte dell’Ispettorato del Lavoro di Bergamo per «intermediazione illecita e sfruttamento di lavoro», indice di una nuova fenomenologia di illecito lavoristico che rischia di prendere casa in un territorio sano e attento alla cultura del buon lavoro, come quello Bergamasco.

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