Muratore scomparso, il giallo continua
Sentita la donna che era stata con lui

Un altro giorno di attesa senza notizie, alla ricerca di un movente credibile per la sparizione. Rimane un mistero la scomparsa del 45enne sardo Franco Fiorini, svanito nel nulla dalla sua abitazione in via Faletto, sulla collina di Sarnico nella mattinata di sabato 13 febbraio, tra le 8 e le 8,30.

Dopo l’accorato appello del figlio Federico, di 19 anni, attraverso Facebook, i riflettori tornano ad accendersi sulle indagini dei carabinieri di Sarnico, coordinati dal comando provinciale dell’Arma e dal pm Emanuele Marchisio della Procura di Bergamo.

In questi ultimi giorni a essere convocati nella caserma lacustre di via Cortivo per cercare di fare luce sulla vicenda, sono stati non soltanto gli stretti familiari che vivono nel Basso lago, ma anche le persone con le quali il 45enne muratore originario di Bosa, nell’Oristanese, avrebbe avuto contatti nelle ore antecedenti la sparizione.

Tra questi figura una conoscente, una giovane donna residente nella provincia di Bergamo e conosciuta da Fiorini, la quale avrebbe trascorso, ospite nell’abitazione dell’operaio edile, le ore precedenti la sua improvvisa irreperibilità. Gli inquirenti hanno anche ascoltato il conducente della vettura, una Opel Meriva, protagonista di un tamponamento con Fiorini nella tarda serata di venerdì 12 febbraio. Si tratterebbe di un uomo residente a Sarnico il quale, attorno alle 23, da corso Europa si è immesso in via Foppe per raggiungere via Vittorio Veneto e fare ritorno a casa. Ma all’improvviso si è casualmente scontrato con il furgone di Franco Fiorini che era in compagnia della conoscente. Intanto da venerdì sono state sospese le perlustrazioni.

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