Cronaca / Val Calepio e Sebino
Sabato 16 Luglio 2016
Liberati dopo il colpo: arresto convalidato
Sul caso di Sovere indaga il ministero
Loro non sono comparsi in aula, venerdì 15 luglio, per la convalida dell’arresto davanti al gip Ciro Iacomino.
Era nelle loro facoltà, visto che erano a piede libero, dopo essere stati scarcerati sabato scorso, a 4 ore dall’arresto per tentato furto in abitazione, dallo stesso pm Gianluigi Dettori. Il quale aveva disposto la liberazione dopo che la giudice Donatella Nava, constatato il ritardo nella traduzione degli arrestati per il processo in direttissima, si era appellata a una circolare interna del tribunale (in virtù della quale la presentazione di atti e arrestati per la direttissima deve avvenire entro le 12) e aveva chiuso l’udienza senza celebrare il processo.
Dunque, il pm Dettori, dopo aver scarcerato i tre romeni, incensurati, aveva chiesto per loro la convalida da liberi. Ieri il gip ha convalidato l’arresto per i due romeni sorpresi a uscire dall’abitazione di un operaio 51enne di Sovere nella notte fra venerdì e sabato della scorsa settimana: J. D., 40 anni, senza fissa dimora, e C. D., 32, di Clusone. Non è stato invece convalidato l’arresto della donna, G. C., 30 anni, entraineuse di Clusone, ex moglie del trentaduenne, che - per l’accusa - avrebbe fatto da esca alla vittima, trascorrendo la serata con l’operaio di Sovere perché nel frattempo l’ex marito e il complice avessero via libera alla sua abitazione e svuotassero la cassaforte con 2.000 euro (ma il tentativo è fallito).
Il pm non ha chiesto misure perché i tre sono incensurati: il gip li ha lasciati a piede libero. Dettori ha già provveduto a citare i tre in udienza, che sarà il 25 luglio davanti al giudice monocratico. Sulla mancata celebrazione della direttissima proseguono gli approfondimenti del ministero di Giustizia, che ha chiesto alla Procura documenti, tra cui la comunicazione della notizia di reato con gli orari di deposito degli atti e una relazione che certifichi le comunicazioni telefoniche tra Procura e tribunale prima della direttissima.
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