Leucemia e Covid-19
La doppia sfida di Roby

La storia di Roberto che a 12 anni ha vinto la leucemia, ma ora il suo nemico numero uno è il Covid.

Sono passati tre anni da quell’antivigilia di Natale del 2016. Un periodo sereno che per la famiglia Manella di Sarnico è stato un tuffo in un tunnel di angoscia. Il primario del Centro trapianto midollo osseo degli Spedali Civili di Brescia comunicò a papà Gianangelo e a mamma Natalia Moretti il risultato della biopsia midollare fatta al figlio Roberto di 12 anni. «Un nome strano quasi piacevole: mielodisplasia - ricorda Natalia - una forma di leucemia per la quale non c’è cura. Per salvargli la vita serve un trapianto di midollo osseo». La vita però gli viene risparmiata. Il fratello Luca di 6 anni, a febbraio del 2017, gli fa un bellissimo regalo: il proprio midollo. Un atto di generosità che gli permetterà di vivere e che tocca il cuore di tanta gente colpita dalla forza di una famiglia che stava affrontando con fede, coraggio e speranza una difficile esperienza.

Dopo tre anni Roby, la mamma, il papà e i fratelli Pamela e Luca si trovano a dover combattere una nuova battaglia, seppur diversa ma altrettanto dura: il Covid-19. Per Roberto il Covid è un nemico temibile, deve tutelarsi il più possibile. È stato tra i primi a ricevere il vaccino antinfluenzale. Ma soprattutto deve rispettare un regime di vita molto riparato. La scuola per lui è solo didattica a distanza e le relazioni, le attività si sono di nuovo ristrette alla famiglia. «Ora che tutti nel mondo siamo sottoposti ad una prova incredibile, noi ci riproviamo - dice con un mezzo sorriso mamma Natalia -. L’unico aspetto positivo è l’abitudine ad indossare quella mascherina che, allo stesso modo di tre anni fa, toglie il fiato. Da poco avevamo ricominciato a vivere sereni, senza timori, ma quando è iniziato questo tsunami ci siamo di nuovo sentiti confusi, come tramortiti.

Eravamo pronti con Luca a trascorrere un bel Carnevale, ma l’allegria è finita presto: il Covid ha bloccato tutto. Roberto ha compiuto sedici anni e ha voglia di gustarsi il mondo, di vivere felice, se lo merita. Per un ragazzo che ha così tanto sofferto sarebbe giusto andare a divertirsi con gli amici, oppure a pescare sul lungolago, sorridere senza addosso quell’odiosa mascherina che nasconde il viso». Mamma Natalia Moretti comunque non si arrende e per raccontare il suo amore per la vita ha scritto un libro intitolato «Roberto e Luca. Grande la loro piccola vita»: «L’ho messo in vendita su Amazon e ciò che raccoglierò lo offrirò in beneficenza a casa Ronald McDonald e all’associazione ABE Civili di Brescia che, con tanto amore, si sono prese cura di Roby».

© RIPRODUZIONE RISERVATA