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Cronaca / Valle Cavallina
Mercoledì 22 Maggio 2019
Grande dolore per Luisa e Katia
La Bergamasca piange due mamme
Due donne, due mamme. La Bergamasca piange Luisa Maggi, insegnante, che lascia un bimbo di dieci anni, e Katia Cassader: «Fino all’ultimo ci diceva che la vita è bella» la ricorda il marito.
Tutta la Val Cavallina è unita nel dolore per la morte di Luisa Maggi, 54 anni di Ranzanico, insegnante in pensione dopo anni di servizio alla scuola media di Casazza, e moglie di Eusebio Verri, vicesindaco di Luzzana dal 2009 al 2014.
La donna combatteva da sette anni con una malattia che negli ultimi mesi si è aggravata. Si è spenta lunedì sera circondata dall’affetto dei suoi cari, del marito e del figlioletto di dieci anni. Il funerale sarà celebrato giovedì alle 14,30 nella parrocchiale di Ranzanico. La salma verrà tumulata a Erba, città di cui la donna era nativa. Anche nei momenti più duri Luisa non ha mai perso il sorriso e fino all’ultimo ha affrontato gli impegni quotidiani con grande vitalità. Era attiva nel tessuto associativo locale e in particolare era diventata la coordinatrice del gruppo solidale «Gomitolo rosa».
![Katia Cassader Katia Cassader](https://storage.ecodibergamo.it/media/photologue/2019/5/21/photos/cache/grande-dolore-per-luisa-e-katiala-bergamasca-piange-due-mamme_a2159cb6-7c06-11e9-affc-a1ad77815319_936_1134_v3_large_libera.jpg)
Anche Pradalunga in queste ore sta piangendo la morte di una mamma, Katia Cassader, 43 anni, due figlie ancora piccole, deceduta venerdì scorso.
«La nostra è una delle tante storie, una goccia nel mare. Credo sia necessario invogliare la gente a donare il midollo osseo, a mia moglie è andata male, ma spero che qualcun altro sia più fortunato. Perché una possibilità di guarigione c’è. Lei ci ha provato: si è sottoposta al trapianto del midollo, ci ha creduto e si è aggrappata a questa speranza con tanta forza». La stessa grande forza che oggi porta Daniele, il marito, a sostenere l’importanza del trapianto del midollo. Con un ricordo intenso: «Fino all’ultimo Katia ci diceva che la vita è bella».
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