Cronaca / Val Calepio e Sebino
Giovedì 24 Febbraio 2022
Enrica ritrova la sua bambinaia: continua la ricerca del gemello
La quarantenne ha scoperto le sue origini in Paraguay: sarebbe giunta in Italia tramite un religioso veneto.
Continua la ricerca della verità sulle proprie origini della quarantenne Enrica Locatelli, di Costa Volpino, che ha scoperto da poco che le sue vere radici affondano nel Paraguay e non nella bergamasca, luogo dove ha sempre vissuto.
La scoperta a 40 anni
La donna, che ha saputo soltanto dopo la morte dei genitori (papà Pierantonio Locatelli e mamma Rosa Bardelle, entrambi di Bergamo, scomparsi nel 2008 e 2012) di essere nata da Virginia Benitez (paraguayana morta 6 anni fa), nelle scorse settimane, tramite «Le Iene» e l’inviato Andrea Agresti, aveva raccontato la propria storia e lanciato un appello per trovare suo fratello gemello. «Ho scoperto a 40 anni di essere stata adottata – aveva detto –. Ora cerco il mio fratello gemello, che non sapevo di avere, proprio così come gli altri miei cinque, tra sorelle e fratelli, che ho conosciuto in un recente viaggio in Paraguay, dove sono nata . Dovrebbe essere nato il 13 dicembre 1980, o comunque in quel periodo, e soprattutto somigliarmi molto». Nella puntata de «Le Iene» di ieri sera (23 febbraio), su Italia 1, l’inchiesta di Agresti è proseguita e sono state mostrate le immagini del ricongiungimento di Enrica con i suoi fratelli, oltre all’intervista a una bambinaia, oggi ottantatreenne, del posto.
Nella precedente puntata dell’inchiesta de «Le Iene», invece, era emerso che Enrica sarebbe stata affidata ai suoi genitori da un religioso veneto, attivo in missione da oltre 40 anni proprio in Sudamerica. Un’adozione, però, che non risulta da alcun documento, tanto che Enrica sugli atti risulta essere a tutti gli effetti figlia della coppia di Bergamo. Tuttavia, tramite alcune foto trovate in una valigetta tra gli scatoloni dei suoi genitori, è risalita a due sacerdoti, tra cui proprio il religioso veneto, che ha voluto incontrare in un convento a Bussolengo, dov’era rientrato dal Paraguay (prima di tornare in Sudafrica). Ma a lei e all’inviato Agresti il religioso ha negato tutto.
La ricerca del gemello
Ad accusarlo c’è però la sorella naturale maggiore di Enrica (con cui si è ricongiunta), che lo ha riconosciuto in una foto. È stata lei a riferire che, 40 anni fa, alla sua famiglia non solo era stata portata via Enrica, nata Maria Digna, ma anche un gemello, nato Digno, forse oggi residente come lei nella Bergamasca e al centro delle ricerche di Enrica .
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