
Cronaca / Val Calepio e Sebino
Sabato 16 Gennaio 2016
Combustibili alternativi: vince Tavernola
Il cementificio si arrende dopo 30 anni
Dopo quasi trent’anni si chiude definitivamente il capitolo del dibattuto, controverso e a lungo osteggiato utilizzo dei combustibili alternativi quale fonte energetica nel processo di produzione del cemento nello storico stabilimento di Tavernola.
Questione che ha tenuto banco per decenni, con forti prese di posizione da parte dei cittadini (recepite dalle diverse amministrazioni che si sono succedute), nettamente contrari come emerso dalla consultazione popolare del 2007, quando erano stati oltre l’80% i «no» a qualsiasi tipo di sperimentazione di combustibili alternativi. «No» che si è rafforzato nel corso degli anni, spingendo i sindaci del Sebino - bergamaschi e bresciani -, a esprimersi con apposite delibere di Consiglio indirizzate agli enti sovraccomunali.
Molte anche le azioni intraprese da parlamentari, da consiglieri provinciali e regionali di differenti posizioni politiche a sostegno delle richieste di cittadini e amministratori. A porre la parola fine è stata la stessa proprietà del cementificio - il Gruppo Sacci -, con una rinuncia scritta dell’8 gennaio scorso indirizzata alla Provincia e al Comune: «Si comunica che la scrivente rinuncia, oltre alla combustione delle farine e grassi animali, anche alla sperimentazione del coincenerimento di Cdr/Css e gomme triturate (entrambi rifiuti) di cui alla deliberazione della presidenza del Consiglio dei ministri».
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MARIO PESENTI
9 anni, 2 mesi
Quando chiuderanno il Cementificio, con sollievo di tutti, l'Azienda otterrà l'autorizzazione all'uso dei combustibili ora negati. Nella lontana Brescia da decenni usano teleriscaldamento bruciando i rifiuti solidi urbani. Da quando a Bergamo la Bas è stata assorbita dai bresciani è partito lo stesso progetto. I Cittadini di Bergamo sono......riscaldati ma non insorti. Anzi dalle pagine dell'Eco si riportavano i numeri delle caldaie a metano o altro spente con buona pace dei costruttori di caldaie e/o boiler.
Alberto Valenghi
9 anni, 2 mesi
Il buon senso alla fine e emerso. Ora controlliamo tutti gli impianti di cogenerazione in Vallecamonica Sebino, dove sono accesi 24 ore su 24, 365 giorni all'anno, aumentando l'inquinamento ristagnante nella vallata. Sono come" caldaie" che immettono nella nostra valle tonnellate di residuo da combustione proveniente dal metano (tra l'altro da ridurre il più possibile). Abbiamo centrali idroelettriche nella nostra valle, che bisogno c'è di posizionare in varie aziende questi tipi di apparecchi?.
Massimo Bresciani
9 anni, 2 mesi
Ancora una volta in Italia vince la logica del "basta che sia lontano da casa mia" In tutta Europa, soprattutto i paesi del nord (Olanda, Danimarca,..) notoriamente più attenti agli aspetti ambientali nei forni dei cementifici si utilizzano per il 90% circa combustibili alternativi (Cdr). Con il doppio beneficio di ridurre il consumo di combustibili fossili tradizionali e la quantità di "rifiuti" da destinare a conferimento.
Graziano Rosponi
9 anni, 2 mesi
Ma in quei Paesi tutti i loro cittadini sapevano leggere e scrivere quando qui da noi lo sapevano fare solo i preti e i "Sciuri".