Senza chiavi, ha scavalcato la ringhiera
Gli amici ricordano il 38enne Luigi

È caduto accidentalmente da un pianerottolo della propria abitazione al secondo piano: un volo di 7 metri che non gli ha lasciato scampo. La vittima della terribile tragedia è Luigi Bettoni, un uomo di 38 anni di Vigolo che abitava in un’antica corte di via Roma, in pieno centro storico, poco distante dal municipio. Affrante dal dolore la mamma Maddalena, la sorella Marzia e la fidanzata Arianna.

L’episodio si è consumato nella primissima mattinata di domenica 26 gennaio, come hanno raccontato alcuni vicini di casa che hanno dato l’allarme, quando hanno visto il corpo senza vita del concittadino e amico sulla stradina sottostante.

«Erano le quattro e cinque minuti del mattino, quando io e mia moglie abbiamo udito un forte tonfo. Siamo usciti sul balcone e ci siamo trovati di fronte alla drammatica scena di Luigi riverso a terra in una pozza di sangue. Svegliato dallo stesso rumore si era affacciato anche il mio vicino Alessio Colosio. Abbiamo subito allertato il 118», racconta scosso e sgomento Massimiliano Zoppi, vicino di casa del muratore.

Stando alle prime testimonianze raccolte dai carabinieri della stazione di Tavernola intervenuti sul posto con i colleghi di Lovere, Bettoni potrebbe essere precipitato mentre si accingeva a scavalcare una ringhiera per accedere al pianerottolo della propria abitazione, sempre allo stesso secondo piano, facendo un volo di circa sette metri. Sembra infatti che avesse dimenticato le chiavi di casa nella propria auto che si trovava parcheggiata in panne a Predore. Luigi, con altri amici era andato a festeggiare un compleanno e stava rientrando a casa con gli amici che lo hanno riportato a Vigolo. Ma una volta lì, si deve essere accorto di non avere con sé le chiavi di casa. Per questo motivo non potendo entrare dal portoncino posto lungo le scale di accesso, con tutta probabilità sarebbe salito dalle scale del vicinato per poi scavalcare l’adiacente ringhiera che separa le proprietà. Ma qualcosa deve essere andato storto. Forse ha messo male un piede, forse ha perso l’equilibrio, forse le mani non hanno retto la presa, sta di fatto che è precipitato nel vuoto, non incontrando alcuno ostacolo che potesse attutirne il colpo. Tutte ipotesi sono al vaglio degli inquirenti.

Saranno infatti gli accertamenti in corso a stabilire l’esatta dinamica della caduta. Dopo i primi rilievi sul posto da parte dei carabinieri, domenica il sostituto procuratore Silvia Marchina ha disposto il trasferimento del corpo dello sfortunato giovane nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. La data dei funerali pertanto non è ancora stata stabilita.

Appena appresa la notizia della morte di Luigi, tutta la gente di Vigolo si è recata sul luogo della disgrazia, mossa dal grande affetto per questo ragazzo «buono come il pane, sempre pronto a dare una mano, vuoi agli alpini, vuoi alla Protezione civile, vuoi alla Pro loco o a chiunque glielo chiedesse». «Lo chiamavamo l’uomo delle griglie perché non mancava a una festa di paese, pronto ad aiutare ai fornelli, ma anche ad allestire le luci per il Natale come ha fatto di recente», raccontano alcuni amici increduli.

«Era un buono, di una bontà non comune, un ragazzo d’oro», dice una signora in tono mesto. «Luigi voleva molto bene al suo paese. Non immagina quante cose ha fatto questo ragazzo per la sua comunità. Come sua sorella Marzia che si è sempre impegnata e tuttora lo fa occupandosi del sociale come consigliere comunale», dice il vicesindaco Giambattista Bettoni.

Non c’è persona che non parli bene di Luigi Bettoni che stava vivendo una bella storia d’amore con Arianna. Si commuove un’amica rammentando le sue parole: «Sai, mi sa tanto che questa volta ho trovato la donna giusta. Mi sono innamorato». Si sente la voce disperata di Arianna che rompe il silenzio: «Ridatemi il mio Gigi, rivoglio il mio Gigi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA