Settimana del gioco in scatola
Bergamo chiude la 5ª edizione

La nostra città vuole aggiudicarsi la gara di solidarietà più divertente che ci sia e raduna tutti i bergamaschi al Centro Commerciale Le Due Torri per tirare la volata finale.

La scorsa edizione Bergamo si è classificata 23ª su 60 città in gara, collezionando circa 250 ore di gioco contro le 3 mila di Fiuggi, l’attuale Città del Gioco in carica. Chissà se quest’anno sarà quello buono, al Monopoly l’ardua sentenza. Parliamo della Settimana del Gioco in Scatola, la 5ª edizione della divertente competizione benefica tra Comuni a colpi di giochi di società. E sono loro i protagonisti indiscussi dell’allegra manifestazione, l’unico mezzo che permette a tutti i Comuni in gara di collezionare ore e ore di gioco utili ad aggiudicarsi l’agognato titolo di Città del Gioco, dimostrando all’intera nazione che l’unione di una comunità è la sua forza. Si, perché il Comune più giocoso del Belpaese, cioè quello che più di tutti è in grado di coinvolgere e far divertire in modo sano i propri cittadini organizzando centinaia di eventi dedicati ai giochi in scatola, vince una fornitura di giochi da devolvere in beneficenza.

Il network di gioco bergamasco, composto da scuole, oratori, pub, ludoteche e associazioni di ogni tipo, a cominciare dalla capofila Bergomix, vuole tirare la volata finale e tentare l’ultimo colpo di reni per aggiudicarsi la vittoria. Per questo, domenica 29 novembre dalle 15, si è dato appuntamento al Centro Commerciale Le Due Torri (Via Guzzanica, 62/64 – Stezzano – Bergamo).

Ad attendere le centinaia di appassionati giocatori ci sarà il mitico Mr. Monopoly con la sua clessidra gigante, alta almeno 3 metri ed emblema della Settimana del Gioco in Scatola, la gara di solidarietà più divertente e coinvolgente d’Italia. E non solo: i bergamaschi potranno giocare con le versioni XL dei grandi classici del gioco in scatola. Dal mega tabellone del Twister al Forza 4 e il Jenga giganti, fino ad arrivare al tabellone del Monopoly Junior in big size con tanto di dadi e pedine enormi, così che anche i più piccoli potranno dare il loro contributo per far trionfare la propria città.

Fino al 29 novembre tutti gli italiani hanno quindi il diritto/dovere di giocare come non mai e sfidarsi all’ultimo lancio di dadi non solo per far vincere la propria città, ma soprattutto per riscoprire il valore del tempo passato in compagnia di amici, parenti e concittadini. Far conquistare il titolo di Città del Gioco al proprio Comune è davvero molto semplice, oltre che divertente: basta giocare a più non posso e in ogni luogo possibile e immaginabile. Sono in tantissimi, tra grandi centri abitati e piccole città di tutta la penisola, ad aver raccolto la sfida lanciata negli ultimi cinque anni da Hasbro, il leader mondiale dei giochi di società. In appena cinque anni hanno giocato almeno 300 Comuni, grazie al supporto di circa 700 scuole, oratori, ludoteche, associazioni e pub, per un totale di almeno 150mila persone coinvolte, più di 35mila partite e ben 15mila ore di gioco. Quest’anno a contendersi il titolo saranno più di 50 città, selezionate tra le più combattive e giocose delle edizioni precedenti, a cominciare da Gaeta, Palermo e soprattutto Fiuggi, cioè quelle che sino a ora hanno conquistato il titolo di Città del Gioco, fino ad arrivare a Milano, Torino, Venezia, Roma, Napoli e Bari, oltre a Bergamo, che hanno risposto alla chiamata organizzando centinaia di eventi.

Le regole per partecipare sono chiarissime: non importa chi vince o chi perde, basta giocare con entusiasmo in ogni luogo previsto e il più possibile, fotografando ogni singola partita e condividendo gli scatti sia su Hasbrogaming.it, sia sulla pagina Facebook Hasbro Gaming e sul profilo Twitter @hasbrogaming utilizzando l’hashtag #SDG15 e accumulando così più punti possibili per far trionfare la propria città. A rendere ancora più emozionante la sfida ci sono addirittura le «prove speciali», ideali per guadagnare un punteggio ancora più alto: una partita a Cluedo con un maggiordomo e un poliziotto entrambi in divisa, ad esempio, vale il doppio dei punti in termini di tempo di gioco (l’unità di misura della Settimana del Gioco in Scatola). Così come una sfida a Monopoly in una banca e con banconote vere coinvolgendo il direttore e gli impiegati, piuttosto che un match con L’Allegro Chirurgo in ospedale o a Forza 4 a testa in giù.

Una delle novità più esaltanti della 5ª edizione della Settimana del Gioco in Scatola è rappresentata dalla clessidra gigante: una vera e propria mascotte alta circa tre metri in grado di contenere tanta di quella sabbia da tenere il tempo durante i 9 giorni di gioco previsti in tutto lo Stivale. Sarà lei quindi a sancire l’inizio e la fine della competizione. Attualmente, la Città del Gioco in carica è Fiuggi che, con un record di ben oltre 3 mila ore di gioco (più di 130 giorni), lo scorso anno ha letteralmente sbaragliato l’agguerrita concorrenza di Gaeta e Pordenone, rispettivamente seconda e terza classificata.

Insomma, dati alla mano, la passione sempre più smodata per il gioco di società ha finalmente portato il nostro Paese in Europa, raggiungendo i livelli di Francia, Germania e Paesi nordici, dove la cultura del gioco in famiglia è molto più radicata. In Italia infatti, secondo gli studi condotti periodicamente da Pepita Onlus, il tempo dedicato al gioco è in costante aumento: si gioca da 3 a 4 volte a settimana, per un totale di oltre 160 ore in un anno, contro le appena 120 ore degli anni precedenti. D’altronde, la stragrande maggioranza delle famiglie italiane riconosce il valore educativo dei giochi in scatola in termini di socializzazione, sviluppo della creatività e delle capacità strategiche dei figli. Insomma, complice anche la Settimana del Gioco in Scatola, gli italiani sembrano sempre più propensi a radunarsi intorno al tabellone del loro gioco preferito, a maggior ragione se c’è da sostenere la propria città. Sarà quindi una sfida, quella di quest’anno, ancora più appassionante e avvincente, senza esclusione di colpi.

Ai bergamaschi non resta che dare il massimo e giocare a più non posso, senza alcuna sosta. D’altronde possono contare sul supporto di un vero e proprio network di gioco, un team di veri appassionati che fa capo all’Associazione Culturale Bergomix ed è composto dalla Ludoteca Elysium (Via S. Bernardino 33/b - Bergamo), dalla Scuola S. B. Capitanio (Via S Antonino, 11-Bergamo) e dall’Oratorio Curiosarte (Traversa Dodicesima - Villaggio Sereno, 154 – Brescia).

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