Musica domenica a Casnigo
Grande incontro coi suonatori di baghèt

Casnigo chiama tutti a raccolta, con l’inconfondibile suono dell’antica cornamusa bergamasca.

Torna domenica 2 ottobre nel borgo delal Val Gandino la «Giornata del Baghèt», dedicata all’antico strumento di cui Casnigo è patria indiscussa, con tanto di specifica delibera del Consiglio Comunale, approvata nel 2009.

Il baghèt è strumento povero, nato e cresciuto tra i pastori e legato alla tradizione natalizia, ma non solo. Vi sono tracce d’archivio che ne documentano l’uso sin dal 1300. I suonatori erano per la maggior parte contadini, e si ritrovavano nelle stalle d’inverno. Passata l’Epifania, poco prima del carnevale, lo strumento era riposto, per essere poi ripreso agli inizi dell’inverno successivo, a San Martino. Con il baghèt si suonava per esempio l’antica «pastorèla» (brano della tradizione) oppure si accompagnava il canto. Nel Municipio di Casnigo sono conservati due antichi strumenti, appartenuti il primo al casato degli Zilioli (conosciuti come «Fiaì»), e il secondo a Giacomo Ruggeri detto «Fagòt», ultimo suonatore di baghèt dell’intero arco alpino sino agli anni ’60 e successivamente testimone di un’arte tramandata spesso attraverso la sola tradizione orale. La “Giornata del Baghèt” prevede la regia organizzativa del Comune e la collaborazione di Gruppo Alpini e Biblioteca Civica. Il programma prevede l’apertura della mattinata nella ex chiesa di S.Spirito alle ore 11, con animazione musicale.

Dalle 14 alle 19 sarà visitabile una mostra dedicata alla cultura del baghèt, con esposizione di cornamuse bergamasche e ad altri strumenti popolari italiani curata da Valter Biella. Lo stesso Biella ha condotto venerdì 30 settembre un laboratorio didattico in ragazzi delle classi quarte e quinte della locale scuola primaria. A coronare la giornata di festa, dalle 15 alle 16.30 sarà il libero incontro, a suon di musica, fra suonatori e gruppi musicali popolari.

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