Al Teatro Sociale di Bergamo arriva alle 21 «Furiosamente»: «C’è un tempo per nascere e un tempo per morire; c’è un tempo per distruggere e un tempo per costruire. Ci sono tempi di Crisi, momenti grigi della storia. E il nostro tempo? Forse è uno dei più straordinari che all’umano siano dati di vivere: la mondializzazione. Cadute le grandi ideologie di riferimento, noi non siamo affatto generazioni di “passaggio”, di quelle che traghettano da un grande momento storico ad un altro, ma stiamo vivendo uno degli eventi più incredibili che siano mai accaduti sulla Terra, uno dei grandi sogni dell’umanità, da sempre: conoscere ed essere in contatto con tutto il mondo, creare una grande rete di connessioni e di conoscenze. Un’occasione epocale, unica da cogliere: essere cittadini del mondo. Ogni soluzione non è più lineare: è necessario avere strumenti adatti per poter leggere questa complessità. Lo strumento più potente ed efficace già esiste ed è la nostra Mente. Che sia questo il tempo di un passaggio evolutivo? Di quelli che già si sono già visti nella storia, come quando, sviluppata la nostra corteccia cerebrale, liberate le mani, articolato il pollice opponibile, abbiamo acquisito il linguaggio? Intanto c’è il tempo della nostra vita, che non dobbiamo mancare. C’è il tempo per capire, prendere coscienza e scegliere, anche se scegliere vuol dire combattere una battaglia. La battaglia è la condizione dinamica della nostra esistenza. E il primo e vero campo di battaglia è sempre la nostra Mente: per muoverci con sapienza dobbiamo avere la vigilanza, la forza e la compassione dei “guerrieri”».
Spettacolo di Lucilla Giagnoni. Collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè, musiche originali Paolo Pizzimenti, luci e video Massimo Violato. Con Lucilla Giagnoni, produzione CTB - Centro Teatrale Bresciano.
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