L’alpinista Yates arriva a Nembro
Il racconto a 30 anni dall’incidente in Perù

Dopo il rinvio del 12 dicembre, dovuto ad un blackout degli aeroporti londinesi che hanno bloccato Simon Yates, è stato fissato per venerdì 19 dicembre, sempre alle 21 all’Auditorium Modernissimo di Nembro, l’incontro con il celebre alpinista britannico che interviene all’interno della rassegna Il Grande Sentiero di Lab 80.

Simon Yates, cinquantenne britannico, è un alpinista che nella vita le ha fatte davvero tutte, compreso tagliare la corda a cui il suo compagno di spedizione era appeso per salvarsi la pelle. L’incredibile vicenda è accaduta nel 1985 in Perù, quando scendendo dalla Siula Grande, cima fino a quel momento inesplorata e poi mai più raggiunta da nessun altro, i due fortissimi scalatori inglesi ebbero un grosso incidente: Simon Yates, allora ventunenne, si trovò a reggere la corda a cui era appeso l’amico Joe Simpson, penzolante nel vuoto. Per salvarsi, decise di tagliarla e lasciar cadere il compagno. Simpson, creduto morto per giorni, riuscì invece a sopravvivere in modo straordinario e a trascinarsi ormai irriconoscibile, ma vivo, fino al campo base della spedizione.

Diventata trama di un libro e poi di uno straordinario film (che venerdì scorso è stato proiettato proprio al Modernissimo di Nembro), la storia verrà raccontata al pubblico bergamasco direttamente dal suo protagonista durante la serata «Trent’anni dopo», in cui Yates parlerà anche di tutte le altre sue imprese.

Ecco il trailer del film ispirato alla vicenda di Yates e Simpson «La morte sospesa».

Nella sua ormai lunga storia alpinistica, ha salito montagne in ogni parte del mondo: dalla prima salita della parete ovest del Siula Grande nelle Ande peruviane del 1985 (6356 metri), alla prima salita del Leyla Peak e del Nemeka nel Karakorum pakistano del 1987 (6300 e 6400 metri), fino alle tredici prime cime recentemente salite nel Saven Range, in Groenlandia. Da guida alpina, ha inoltre raggiunto montagne come l’Ama Dablam in Nepal (6856 metri), il Denali in Alaska (6145 metri), l’Aconcagua in Argentina (6960 metri), il Khan Tengri in Kazakistan (6995 metri), lo Spantik in Pakistan (7027 metri), il Picco Lenin in Kyrghistan (7134 metri) e il picco Korzenevskaya in Tagikistan (7120 metri).

Ha scritto inoltre tre libri: Against the Wall, The Flame of Adventure e The Wild Within; e tiene regolarmente conferenze in tutto il mondo. Luca Calvi, amico e di Simon, sarà interprete per la serata, che si chiuderà con il buffet offerto da Gherim Gusto Solidale: bottega e caffè di Nembro.

L’ingresso alla serata è libero e gratuito.

Il Grande Sentiero, rassegna dedicata a avventura, viaggi e montagna e giunta quest’anno alla sua sesta edizione, prosegue poi con un’ultima iniziativa a Colere, il 3 gennaio, con la proiezione di tre film: North of The Sun, Alone on The River e Verso dove.

Su www.ilgrandesentiero.it tutte le informazioni.

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