Tempo libero / Bergamo Città
Giovedì 08 Gennaio 2015
Fare volontariato culturale
Le fiabe uniscono le persone
E se le fiabe potessero unire le persone? E se narrare fiabe volesse anche dire creare legami, reti sociali e rendersi utili nel proprio quartiere? Con queste domande nasce nel 2012 alla biblioteca di Valtesse il Circolo dei narratori, un gruppo di cittadini che volontariamente sostengono la loro biblioteca nella promozione della lettura.
Il progetto prende il via dal desiderio di mettere in campo competenze artistiche al servizio del territorio, impegnandole in azioni culturali capaci di creare coesione sociale e legami tra le persone che abitano in quel territorio. Candelaria Romero, ideatrice del progetto, attrice e scrittrice professionista racconta: «Da molti anni sono narratrice volontaria presso la biblioteca di Valtesse. Sono madre di due ragazzi che frequentano le scuole del quartiere e faccio parte di quel mondo variopinto di cittadini che nel proprio territorio s’impegnano volontariamente in diversi ambiti. La mia competenza, quella teatrale e letteraria, la porto con piacere nella biblioteca del quartiere in cui vivo».
«Negli ultimi anni e vista la crisi culturale ed economica che stiamo vivendo, ho iniziato a chiedermi perché limitare la promozione della lettura e della narrazione di storie a una singola persona volontaria. O perché limitare, per mancanza di fondi, la possibilità di ascoltare le narrazioni in biblioteca fatte da professionisti. Perché non aprire la possibilità di narrare storie anche ad altre persone non necessariamente legate al mondo del teatro?» e Candelaria aggiunge: «Narrare in fondo è qualcosa che appartiene a tutta l’umanità, non è un’arte esclusiva di attori e attrici. Ciascuno di noi può recuperare il proprio naturale talento narrativo grazie a un’adeguata formazione che darà vita a un gruppo di nuovi narratori e narratrici che sosteranno la promozione della lettura nelle biblioteche».
Già dal settembre 2013 la bibliotecaria di Valtesse ha lanciato l’appello: si cercano persone interessate a narrare storie, con un passaparola così efficace da dare il via a un gruppo e al relativo percorso formativo sull’arte della narrazione. Il percorso è tutt’ora attivo, è tenuto dall’ideatrice del progetto e dura tutto l’anno scolastico. Gli incontri sono a cadenza mensile, il terzo venerdì di ogni mese alle ore 17.30 presso la biblioteca di Valtesse. Parallelamente al percorso formativo, i componenti del gruppo prestano la propria opera volontaria di narratori e narratrici con racconti legati all’ambiente, alle emozioni, alle feste e ricorrenze annuali, al dialogo interreligioso, al tema dell’infanzia e dell’adolescenza, ai legami intergenerazionali, all’intercultura, all’accoglienza e alla diversità come risorsa culturale. Chi narra racconta storie a gruppi classe delle scuole dell’obbligo, prevalentemente primarie e dell’infanzia. Le letture hanno riscosso grande successo e sono state apprezzate per la loro originalità, semplicità e qualità.
Il Circolo dei narratori offre un servizio alla cittadinanza e all’utenza della biblioteca, fornendo preziose competenze che attualmente le istituzioni non possono sostenere economicamente: il progetto è quindi entrato a far parte della realtà del «volontariato culturale» che può dare molto alla città. Tale volontariato va sostenuto con una formazione qualificata e un coordinamento costante: una vera un’educazione alla cittadinanza attiva e civica tanto che ora il circolo di Valtesse inizia un nuovo anno. Il gruppo si troverà venerdì 16 gennaio alle ore 17.30 presso la biblioteca di Valtesse.
Un altro obiettivo è quello di avviare in altre biblioteche della città nuovi gruppi proponendo la stessa formula consolidata in due anni di lavoro a Valtesse. Il prossimo gruppo si costituirà presso la Biblioteca Pelandi con un primo incontro di presentazione del percorso lunedì 12 gennaio alle ore 16.45 presso la biblioteca di via Corridoni 28/A.Per iscrizioni telefonare al numero 035/399474.
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