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Martedì 18 Marzo 2014
Chiuso Cartoomics 2014
Un’edizione tutta bergamasca
È calato da poco il sipario su Cartoomics 2014, un’edizione dove i talenti e la creatività bergamasca nel fumetto hanno avuto modo di mettersi in luce. Ecco le principali novità e curiosità.
È calato da poco il sipario su Cartoomics 2014, un’edizione dove i talenti e la creatività bergamasca nel fumetto hanno avuto modo di mettersi in luce. A partire dalla Hall of fame, l’albo d’oro della manifestazione che ha incoronato tra i migliori - grazie al sondaggio tramite web - Michele Carminati di Bergamo, l’autore di Valgard e Flauer. Carminati si è trovato a fianco di Leo Ortolani (Rat Man), Don Alemanno (Jenus), Zerocalcare e Silvia Ziche (Topolino).
La loncandina della manifestazione rappresentava un gorilla in tuta spaziale disegnato da Fabiano Ambu, autore bonelliano (Dampyr) assai eclettico e docente alla scuola di fumetto promossa da Comixrevolution Bergamo. E proprio sotto questo marchio orobico è nato un fumetto speciale dedicato allo scimmione cosmonauta Josif; una storia scritta da Davide Barzi con progetto grafico di Rosa Puglisi che ci catapulta nella corsa allo spazio degli anni ’50. Una storia raccontata dal punto di vista sovietico con invenzioni e soluzioni grafiche d’impatto che è stata omaggiata da una mostra con pregevoli contributi dagli autori presenti a Cartoomics.
Pur spaziando da cosplayer a wargames, fantascienza a fantasy, il cuore fumettistico della manifestazione è stato un interessante sguardo al passato, alla Milano della fine degli anni ’50 rappresentato dall’operazione intitolata “Unico indizio le scarpe da tennis” della Renoir. Ispirato alla celebre canzone di Enzo Jannacci, il progetto scritto da Davide Barzi e disegnato da Marco Villa e Sergio Gerasi riscopre ambientazioni e scorci milanesi attraverso il filo conduttore di un indagine poliziesca sulla morte di un senza tetto, “un barbun” per dirla alla Jannacci.
«Unico indizio le scarpe da tennis» è un’operazione di metafumetto che incorpora stili e contributi diversi (si possono notare pagine disegnate da Ambu, Luca Usai, Francesco Abrignani, Alessandro Florio, Stefania Fiorillo, Alessandro Mazzetti e il bergamasco Alberto Locatelli). In particolare viene recuperato il fotoromanzo, genere molto in voga nel periodo, nel solco della storica testata Grand Hotel. Barzi ha scritto la sceneggiatura, che si innesta nelle vicende del fumetto, e il regista Dario Barezzi e il direttore di fotografia Sergio Cavandoli l’hanno realizzato in una villa di Caprino. Un mini set con scene e costumi d’epoca che, tra gli altri, ha visto la partecipazione del cantautore bergamasco Osvaldo Ardenghi. E per apprezzare meglio il lavoro dietro le quinte su Youtube è possibile vedere un video che testimonia la costruzione del fotoromanzo in «scarp de tenis» http://www.youtube.com/watch?v=-UrYPlWFaOs&feature=youtu.be.
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