Tempo libero / Bergamo Città
Venerdì 27 Gennaio 2017
Arthur Guillet 30 scatti
alla porta di Sant’Agostino
In mostra una personale del giovane fotografo bergamasco fino al 3 di febbraio. Nello stesso spazio dal 4 all’11 febbraio le foto lasceranno spazio all’esposizione «Ad Alta Voce» con illustrazioni e lavori di sei artiste bergamasche del collettivo Uncles e Aunts. Il 31 gennaio workshop sull’analogico, il 9 febbraio un laboratorio per illustratori.
«La mia fotografia è solida, tangibile, non esiste solo nell’attimo dello scatto. È l’analogico che mi dà questa possibilità». Arthur Guillet fotografo bergamasco alla sua prima mostra personale, è autodidatta e artigiano della fotografia tradizionale. Ha 26 anni ma sembra catapultato nel nostro secolo dai primi del ’900. Nonostante sia nativo digitale, la sua passione è l’analogico «più concreto, più vivo».
Scatta solo con rullino, sviluppa e stampa in camera oscura, come una volta, e ama la manualità e la ritualità dell’intero processo creativo. Pochi clic, ragionati. Lontano mille miglia dalla velocità consumistica delle immagini di oggi. In mostra a porta Sant’Agostino 30 scatti, rigorosamente in bianco e nero: paesaggi, architetture e ritratti. Il suo stile è secco, incisivo, imprevedibile e a tratti visionario. Guillet gioca con i contrasti, a dominare sono le tinte scure. L’allestimento è semplice ma efficace.
Le immagini sono posate orizzontalmente su assi di legno grezzo sospese. L’esposizione, inaugurata il 27 gennaio si inserisce all’interno di «Pratiche Woodoo a Porta Sant’Agostino», 15 giorni di eventi nei quali Woodoo Studio, associazione Enjoi Aps e Uacollettive invitano attraverso le loro opere a una riflessione sulla produzione di immagini come strumento di comunicazione. Nello stesso spazio dal 4 all’11 febbraio le foto lasceranno spazio all’esposizione «Ad Alta Voce» con illustrazioni e lavori di sei artiste bergamasche del collettivo Uncles e Aunts composto da Giuditta Aresi, Elenia Beretta, Elisabetta Bianchi e Miss Goffetown a cui si affiancano la fotografa Anna Arzuffi e Mara d’Arcangelo, che si occupa di filosofia per l’infanzia. Oltre alle mostre sono in programma anche un workshop sulla fotografia analogica (31 gennaio) e un laboratorio per illustratori ( 9 febbraio), ulteriori momenti di confronto e di incontro con gli artisti che compongono il vivace e multiforme collettivo.
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