Venerdì 23 e sabato 24 maggio Calepio si rituffa nei tempi di Fra Ambrogio da Calepio, l’eremitano di Sant’Agostino vissuto a cavallo tra ’400 e ’500, che ha reso celebre in tutto il mondo il nome dell’antica località sorta attorno al castello del padre, il conte Trussardo. Va in scena infatti «Il Quattrocento nel borgo», ricostruito da circa 250 alunni delle medie dell’istituto comprensivo che porta il nome dell’inventore del dizionario, il «Calepino» appunto: la prima edizione del «Dictionarium latinum», pubblicata nel 1502 dal tipografo emiliano Dionigi Bertocchi, era stata scritto dal frate.
Il borgo sarà animato da gente in abiti d’epoca e mille laboratori - dalla cartomanzia agli erbari e all’astrolabio, dall’araldica agli amanuensi, dai miniatori ai cambiavalute e tanti altri -, senza dimenticare banchetti e duelli.
Il castello dei conti di Calepio dalle 19 di venerdì e sabato aprirà le botteghe, giochi e duelli; alle 19,45 la cena nelle sale del castello, con menu medievali elaborati sulla base delle ricerche degli alunni (25 euro a testa, un centinaio i posti disponibili e prenotazioni allo 035.4494242); alle 20 l’inizio delle rappresentazioni e gli spettacoli teatrali, alle 21,30 un intermezzo con il corpo musicale cittadino e dalle 22 la replica degli spettacoli.
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