Tempo libero / Bergamo Città
Lunedì 03 Ottobre 2016
Accademia Carrara e GAMeC insieme
Da venerdì sconto per chi visita i 2 musei
Accademia Carrara e GAMeC si fanno promotori di un’iniziativa che favorisce il pubblico. A partire dal 7 ottobre e fino al 31 luglio 2017, presentando nelle reciproche biglietterie il ticket di un museo, si avrà diritto all’ingresso ridotto nell’altro (4 euro per GAMeC e 8 euro per Accademia Carrara), dando così la possibilità di vistare le collezioni permanenti e le mostre temporanee in programma.
Da poco i due spazi espositivi hanno inoltre condiviso la scelta dell’apertura del lunedì, incoraggiando i turisti a trascorrere un weekend lungo in città. «Non è un caso che tra la Carrara e GAMeC ci sia una piazza - commenta Emanuela Daffra, direttore di Accademia Carrara -. Tradizionalmente la piazza è luogo di ritrovo e aggregazione, di spettacoli, di cerimonie anche religiose. Soprattutto è luogo privilegiato dello scambio, del contatto tra una comunità e il suo esterno. È uno spazio che unisce. Allora due istituzioni che si occupano di arte e si fronteggiano ai lati di una piazza non possono che tendersi la mano e collaborare, cercando di costruire un sistema integrato. Proporre un mutuo scambio di agevolazioni tra i propri frequentatori è il modo più semplice e immediato per dare corpo a questa collaborazione. Ma è un segno importante, che indica in maniera inequivocabile la volontà di armonizzare – e dunque potenziare - le attività di ciascuno dei due istituti».
«Quella tra GAMeC e Accademia Carrara - continua il direttore di GAMeC, Giacinto Di Pietrantonio - è un’unione che si rinnova con entusiasmo e continua a crescere, fornendo al pubblico occasioni sempre diverse e interessanti per scoprire e vivere il museo. L’arte e la vita, infatti, vivono insieme di passato e presente, per guardare al futuro. Come diceva il grande storico dell’arte Roberto Longhi, “il passato si comprende meglio attraverso gli occhi della contemporaneità”, e allo stesso tempo la contemporaneità si arricchisce grazie allo studio degli antichi. Quindi “Tutti per uno, uno (anzi, due) per Bergamo».
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