Padre Giambattista Ghilardi, che nell’agosto del 2008 ha sostituito il precedente parroco dei Riuniti, Padre Mariano, si è dato da fare per riportare la tradizione del presepe in ospedale, ripresentando il concorso dopo alcuni anni di assenza.
“La tradizione del presepe moderno risale a San Francesco d’Assisi – ha commentato Padre Giambattista - che nel 1223 realizzò la prima rappresentazione vivente della Natività a Greccio, al di fuori delle rappresentazioni sacre che si tenevano durante le liturgie celebrate nel periodo medievale. Proprio al Poverello di Assisi è dedicata la chiesa degli Ospedali Riuniti e quindi mi è sembrato giusto sottolineare questo legame, riproponendo questo concorso, a cui hanno partecipato con entusiasmo molti reparti che hanno realizzato dei presepi bellissimi, ricreando nei corridoi dell’ospedale il vero spirito del Natale”.
Alla presenza del Direttore Generale dei Riuniti, Carlo Bonometti, del Direttore Amministrativo, Gianpietro Benigni, di Padre Giambattista e del Presidente della San Camillo Serafino Mafessoni, la giuria - composta dal Presidente del Museo del Presepio di Dalmine e dai suoi consiglieri - ha deciso di premiare tutti e 14 i reparti partecipanti, senza vincitori né vinti, regalando ai rispettivi rappresentanti una coppa offerta dall’associazione Amici del Presepio di Dalmine.
“Molte persone sono costrette a passare le festività in Ospedale – ha commentato Carlo Bonometti al termine della cerimonia -. L’allestimento dei presepi è un modo per portare un po’ di serenità nei reparti e allietare per quanto possibile la permanenza dei nostri pazienti anche in questo periodo dell’anno. La vicinanza al malato e ai suoi bisogni, valore fondamentale per il nostro ospedale, si esprime anche con queste iniziative, semplici, ma molto importanti. A tutti i reparti che hanno preso parte all’iniziativa e agli organizzatori va il mio più sentito riconoscimento”.
(14/01/2009)
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