Martedì 30 settembre alle 20.45 arriva al Teatro Donizetti Stefano Benni con il nuovo reading «Frate Zitto. In ascolto della grammatica di Dio». Lo scrittore, poeta e giornalista bolognese sarà sul palco del teatro bergamasco con il suo libro più recente che tratta della solitudine dell’uomo di fronte al mistero.
La «grammatica» è quella di Frate Zitto, un monaco di settant’anni che ha deciso di tacere per mettersi in ascolto: è il suo modo per cercare Dio. Si trova ad assolvere ai compiti più umili e «nella varietà meravigliosa delle erbe, negli odori della terra bagnata o smossa, nella vita sotterranea di topi e insetti vedevo parole e grammatiche nascoste, simili a ciò che cercavo». Frate Zitto alla fine trova la sua rivelazione negli occhi di una ragazza fragile e muta che visita il convento. Forse la solitudine gli ha dato alla testa, forse lo ha reso saggio, chissà. Benni non tira le conclusioni: «Non è un libro di riflessioni sulla religione - ha spiegato Benni commentando il libro da cui è tratto il reading -. Diciamo che anche un laico ha un rapporto con il sacro, inteso come mistero e sguardo oltre il confine dell’esistente. L’ispirazione mi viene da tutte le solitudini che vedo vicino a me. E dalla mia, quando arriva».
(29/09/2008)
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