Il rifugio Curò, il Pinnacolo di Maslana, le cascate del Serio. In una parola la Valbondione. Ma non solo. Perché il solco, che dà il nome anche al paese seriano che rappresenta la partenza per tante escursioni, negli ultimi tempi ha offerto aglii appassionati anche una nuova frontiera dell'arrampicata: il bouldering, termine inglese che si riferisce alla scalata su sassi di altezza limitata, pochi metri, così da eludere l'utilizzo dell'abituale attrezzatura di sicurezza.
Bastano un paio di scarpette, un po' di magnesite e un crash pad, una sorta di materasso portatile, per attutire eventuali cadute. Orobie, il mensile che da vent'anni si occupa della montagna lombarda, nel numero di aprile (in edicola da venerdì 25 marzo), dedica un ampio reportage agli appassionati del «sassismo» (così come la disciplina è conosciuta in Italia) in salsa nostrana. I massi di Valbondione, frutto di antichissime frane, sono l'ideale per la pratica di questa disciplina nata in Francia e sviluppatasi negli Stati Uniti.
La conferma dai tanti praticanti che qui si ritrovano. Si tratta infatti di una pratica di gruppo e il suo successo, soprattutto tra i giovani, è legato, oltre che alla semplicità d'approccio e alla dimensione ludica, proprio alla buona compagnia.
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