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Pmi, al via le domande per i contributi della Regione destinati alla patrimonializzazione

Articolo. Per la patrimonializzazione delle piccole e medie imprese da giovedì 8 luglio è possibile presentare domanda per i finanziamenti delle Regione: ci sono a disposizione 140 milioni.

Lettura 2 min.

Patrimonializzazione delle imprese: da giovedì 8 luglio 2021 alle ore 12 è possibile presentare domanda al bando che resterà aperto fino all’esaurimento della dotazione finanziaria del contributo a fondo perduto, con una prima finestra di chiusura l’8 novembre 2021 alle ore 17.

L’assegnazione dell’agevolazione sarà a sportello valutativo, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande sulla piattaforma Bandi online. Ciascuna impresa potrà essere beneficiaria di un solo intervento finanziario.

Il provvedimento - utilissimo per consolidare e rilanciare le pmi lombarde - è stato voluto fortemente dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ed è funzionale a sostenere le imprese che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e ripartire dopo la pandemia.

È possibile rivedere il webinar

Per capire meglio di cosa si tratta potete rivedere il webinar organizzato da Skille e scaricare le slide presentate dagli esperti: trovate tutto qui.

Lombardia prima in Italia

Guido Guidesi

«Siamo la prima Regione in Italia – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi – ad approvare una misura così importante anche in termini di dotazione finanziaria a favore delle micro, piccole, medie imprese. Questo strumento ci consentirà di sostenere le imprese lombarde che vogliono rafforzarsi e stabilizzarsi e che intendono investire sul proprio sviluppo e rilancio. Mi aspetto altresì che grazie a questa misura di rafforzamento la filiera del credito si attivi per sostenere ulteriormente gli investimenti delle nostre aziende».

Chi può partecipare

La misura prevede 2 Linee.

Alla Linea 1 possono accedere le MPMI costituite nella forma di impresa individuale ovvero società di persone attive da almeno 12 mesi, liberi professionisti che abbiano avviato l’attività professionale da almeno 12 mesi che decidono di trasformarsi in società di capitali e che prima di presentare la domanda di partecipazione abbiano deliberato un aumento di capitale pari ad almeno 25.000 euro. Ad essi verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’aumento di capitale sottoscritto e versato e con un valore massimo di contributo pari a 25.000 euro per impresa.

Alla Linea 2 possono partecipare le PMI già costituite nella forma di società di capitali che abbiano deliberato un aumento di capitale pari ad almeno 75.000 euro e che sostengono un investimento per lo sviluppo e il rilancio. Anche ad essi verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’aumento di capitale deliberato e sottoscritto e comunque fino ad un massimo di 100.000 euro per impresa. Inoltre le PMI che presentano domanda sulla linea 2 possono richiedere anche un finanziamento a medio-lungo termine a FinLombarda spa finalizzato a sostenere il programma di investimenti e assistito da una garanzia regionale fino all’80% per ogni singolo finanziamento.

Queste le finalità del programma di investimento volto a sostenere lo sviluppo aziendale: attrazione investimenti, reshoring e back shoring, riconversione e sviluppo aziendale, anche finalizzati alla valorizzazione del capitale umano, transizione digitale e transizione green.

La dotazione finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 140 milioni di euro, di cui 15 per il contributo a fondo perduto, 100 per i finanziamenti che possono essere richiesti sulla Linea 2 e 25 per la garanzia regionale su tali finanziamenti.

Le spese ammissibili

Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di: macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive (sono inclusi gli automezzi purché non destinati al trasporto merci su strada); software & hardware; marchi, di brevetti e di licenze di produzione; opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica nel limite del 20% delle precedenti categorie solo se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento e consulenze strategiche e tecniche nel limite del 10% delle voci precedenti.