Energia elettrica a costo zero
Si è aperto il bando attraverso il quale gli agricoltori, oltre che gli operatori del settore zootecnico e agroindustriale, potranno ottenere contributi a fondo perduto per trasformare i tetti di stalle, cascine e capannoni in “centrali” per la produzione di energia elettrica a costo zero.
I pannelli fotovoltaici potranno essere affiancati, sempre grazie a un consistente aiuto a fondo perduto, da batterie di accumulo (che permettono di avere corrente gratis anche quando il sole non c’è).
Inoltre attraverso il bando si potrà finanziare a fondo perduto la demolizione dei tetti esistenti (con rimozione e smaltimento dell’amianto), la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione e di raffreddamento, oltre che di sistemi di gestione intelligente dei flussi di energia e degli accumulatori.
Una grandissima occasione
Si tratta - dicono anche gli esperti di Europartner Milano che ci hanno affiancati nella realizzazione di questo tutorial - di una grandissima occasione per il settore. Europartner è specializzata nell’affiancare gli imprenditori, alle prese con le domande di contributi pubblici, in tutte la fasi della richiesta, per aiutarli a centrare l’obiettivo finale, cioè il finanziamento. E grazie alla partnership con Skille sarà possibile vere una prevalutazione completamente gratuita dei propri progetti.
Guarda il tutorial con tutti i dettagli
Guarda il tutorial realizzato in collaborazione con gli esperti di Europartner per scoprire tutti i dettagli del bando e come partecipare.
Qualche dato per riflettete
In agricoltura i costi energetici totali rappresentano oltre il 20 per cento delle spese variabili e, in alcuni specifici settori produttivi, le percentuali sono anche ben più elevate. L’obiettivo di questi finanziamenti è offrire al settore l’autonomia energetica. È proprio per provare a porre fine a questa dipendenza, soprattutto da forniture con prezzi che sono schizzati alle stelle, che il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali è sceso in campo con una misura studiata proprio per sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare nel settore agricolo e agroindustriale.
Anche perché l’Italia, anche per la sua millenaria tradizione, è tra i Paesi con il più alto consumo diretto di energia nella produzione alimentare dell’Unione Europea: si piazza al terzo posto dopo Francia e Germania..
Le spese ammissibili
Le spese saranno ammissibili fino ad un massimo di 750 mila euro per progetto e di un milione per soggetto beneficiario. Le domande possono essere presentate dal 27 settembre al 27 ottobre.
La dotazione finanziaria destinata alla concessione di contributi è particolarmente rilevante e ammonta a 1,5 miliardi di euro: 1,2 miliardi sono destinati alle aziende agricole mentre altri 300 milioni sono riservati alle aziende di trasformazione di prodotti agricoli, come caseifici, salumifici, etc.
Contributi fino al 60%
L’agevolazione per il settore della produzione primaria prevede contributi per il 40% delle spese ammissibili (50% per le aziende delle zone svantaggiate), maggiorabile di 20 punti percentuali se il soggetto beneficiario è giovane agricoltore (di età non superiore a 40 anni alla data di presentazione della domanda di aiuto) oppure un agricoltore insediato nei cinque anni precedenti la data della domanda di aiuto.