Economia circolare, il Green new deal per le imprese

Articolo. In arrivo i provvedimenti che daranno attuazione al Green new deal del governo per le imprese: secondo le prime stime il Piano verde dell’Italia vale 33 miliardi in 15 anni. Fra le priorità il recepimento delle direttive Ue per l’attuazione dell’economia circolare

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La crescita da primato nelle rinnovabili

Sale l’Italia nella classifica dei Paesi attrattivi per investimenti e opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili. Si colloca al 17esimo posto, guadagnando una posizione rispetto a maggio 2019 e due rispetto a novembre del 2018. Il dato emerge dall’ultimo report Recai, il Renewable Energy Country Attractiveness Index, studio di EY, il network internazionale di servizi professionali di consulenza, che classifica i migliori 40 paesi del mondo in base agli investimenti e alle opportunità di sviluppo nel settore delle rinnovabili.
Lo studio, alla sua 54esima edizione, sottolinea i fattori che hanno garantito il progresso dell’Italia: in primo luogo il raggiungimento della grid parity, la condizione che permette agli investitori di ottenere una remunerazione interessante dei loro investimenti su un nuovo impianto, anche senza un sistema di incentivi. Gli analisti di EY stimano che nel fotovoltaico si possa beneficiare di un ritorno dell’investimento tra il 6% e il 10% alle attuali condizioni di mercato. Contribuisce al miglioramento della posizione dell’Italia anche il rapido sviluppo del mercato dei Ppa, i Power purchase agreement, gli accordi tra privati per il ritiro dell’energia a un prezzo concordato. Ciò vale sia in termini di numero degli accordi (oltre la decina), sia per dimensione (più di 100 megawatt per accordo), sia per durata (in alcuni casi oltre 10 anni).

Fra gli obiettivi strategici c’è di arrivare a triplicare la produzione da energie rinnovabili solare ed eolica rispetto a quella del 2015.

Ha un ruolo significativo nel giudizio di EY, infine, la dinamicità del mercato secondario. Questi fattori «indicano che l’Italia - si legge nel report - continuerà a giocare un ruolo da protagonista in questo settore», commenta l’Italy energy leader di EY, Giacomo Chiavari, ricordando che la Strategia energetica nazionale prevede per il 2030, «nello scenario più aggressivo», di triplicare la produzione da energie rinnovabili solare ed eolica rispetto a quella del 2015. Un piano che le imprese attendevano e che il sistema aziende bergamasco aveva sollecitato all’Europa, chiedendo chiarezze e norme certe.

A sostegno del Green new deal italiano, intanto, la legge di Bilancio 2020 ha disposto uno stanziamento di finanziamenti verdi per 15 anni: come anticipa “Il Sole 24 Ore”, si tratta di un Piano che complessivamente vale 33 miliardi di euro, a cui vanno aggiunte le risorse che Roma potrà recuperare con l’emissione di titoli di Stato green. Obbligazioni verdi per finanziare investimenti per il contrasto del cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente.
Le priorità saranno economia circolare, decarbonizzazione, riduzione delle emissioni, risparmio energetico, sostenibilità ambientale e programmi di investimento per progetti di carattere innovativo. Alle risorse del “fondone green”, cioè 20,8 miliardi di euro, si aggiungono altri finanziamenti: 4miliardi distribuiti in 400milioni di euro all’anno, dal 2025 al 2034, spendibili dai Comuni per opere di edilizia pubblica, inclusi manutenzione e sicurezza, ed efficientamento energetico, manutenzione della rete viaria, dissesto idrogeologico, prevenzione del rischio sismico e valorizzazione.

Fra le risorse stanziate anche finanziamenti per interventi di risparmio energetico e messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio immobiliare delle amministrazioni locali

Altri 3 miliardi sempre per gli enti locali per il periodo 2020-2034, andranno invece a sostegno della messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e delle strade, compresi interventi di efficientamento e messa in sicurezza delle scuole, degli edifici pubblici e del patrimonio comunale. Destinati alla Regioni a statuto ordinario 5,5 miliardi (periodo 2021-2034) per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica.
Infine, 462milioni dal 2020 al 2028) per finanziare la partecipazione italiana alla ricostruzione del Green Climate Fund, il fondo globale promosso dalle Nazioni Unite che punta a favorire la realizzazione di investimenti per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo.