Il 22 aprile tutto il mondo celebra la Giornata della Terra, l’Earth Day, che da 52 anni mobilita milioni di persone di ogni continente per la salvaguardia del pianeta. «Invest In Our Planet» («Investire nel nostro pianeta») è il tema del 2022, focalizzato sull’accelerazione delle soluzioni per combattere il cambiamento climatico e per attivare tutti, governi, cittadini e imprese, a fare la propria parte.
La Giornata della Terra nasce negli Stati Uniti sulla scia di una crescente coscienza ambientalista. La prima edizione si tiene nel 1970 con la mobilitazione di 20 milioni di americani per chiedere maggiore protezione per il pianeta. L’Earth Day diventa globale nel 1990, coinvolgendo 200 milioni di persone in 141 Paesi. Oggi arriva a interessare un miliardo di persone in 192 Paesi, con azioni e partner coordinati a livello globale dalla rete Earthday.org.
Earth Day Italia è il principale partner italiano della rete internazionale e quest’anno organizza, insieme al Movimento dei Focolari, la terza edizione di #OnePeopleOnePlanet, la maratona multimediale con un palinsesto di 14 ore di diretta sul canale digitale RaiPlay.
Obiettivo sulla crisi climatica
Il nuovo rapporto dell’Onu conferma che i cambiamenti climatici sono «inequivocabilmente» di origine antropica. Le emissioni di anidride carbonica delle attività umane, a partire dalla Rivoluzione industriale, in particolare nel secondo Dopoguerra, hanno provocato il riscaldamento globale e i connessi cambiamenti climatici, con l’aumento del numero e della gravità degli eventi meteorologici estremi. Molti cambiamenti sono già «irreversibili». «Ora o mai più» sono necessarie «riduzioni immediate e profonde delle emissioni di gas serra in tutti i settori». Limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi sarà impossibile senza il calo sostanziale e il progressivo abbandono dei combustibili fossili, il ricorso alle fonti alternative, una maggiore efficienza energetica.
Le stime: da 2 a 3,2 gradi a fine secolo
La comunità scientifica, dopo la Cop 26, la Conferenza sul clima del novembre scorso a Glasgow, prevedeva che, se tutti i Paesi avessero mantenuto gli impegni, l’aumento della temperatura sarebbe rimasto sotto i 2 gradi a fine secolo. La previsione, prima della Cop 26, era di 2,7 gradi. Ora la stima è tornata più negativa ed è di 3,2 gradi. La guerra e le ripercussioni sull’energia complicano la sfida.
Al settore fossile 5.900 miliardi di dollari all’anno
«Continuiamo a sostenere tecnologie che sono dannose per la crescita futura», afferma la ong Earthday, riconosciuta dal segretario generale dell’Onu. I sussidi al settore fossile sono stimati in 11 milioni di dollari ogni minuto, nel mondo, per un totale di 5.900 miliardi di dollari in un anno.
«Dobbiamo costruire una cittadinanza globale che padroneggi il concetto di cambiamento climatico e sia ispirata dall’educazione ambientale ad agire in difesa del pianeta», è l’appello della presidente di Earthday, Kathleen Rogers.
Giornata della Terra, le iniziative in Italia
Il programma per la 52esima edizione della Giornata della Terra punta a mobilitare, come negli scorsi anni, un miliardo di persone in tutto il mondo. Le iniziative italiane erano tradizionalmente centrate sul Villaggio per la Terra di Earth Day Italia e Movimento dei Focolari, inaugurato da Papa Francesco nel 2016, a Villa Borghese a Roma, pochi mesi dopo l’Accordo sul clima di Parigi. Dal 2020, a causa dell’emergenza Covid, la manifestazione si è trasformata nella maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet.
Le quattordici ore di eventi in diretta domani su Raiplay saranno trasmesse dall’Auditorium della Nuvola di Fuksas a Roma a partire dalle 8,30 del mattino. Saranno presenti, tra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e il fisico del clima del Cnr, Antonello Pasini. La giornata culminerà alle 21 con il concerto «La voce della Terra», presentato da Carolina Rey, con la partecipazione straordinaria di Giovanni Allevi, «ambassador» dell’Earth Day European Network.
Una proposta per le piccole e medie imprese
«Meta Boost: Guide to Green» è la proposta, promossa da Meta in collaborazione con Sme Climate Hub, l’iniziativa globale per le azioni per il clima delle piccole e medie imprese, Legambiente e Giovani Imprenditori Confcommercio. L’obiettivo è aiutare le pmi a intraprendere azioni per contrastare i cambiamenti climatici, ridurre le emissioni di carbonio e favorire una crescita sostenibile. Il progetto è aperto a tutte le pmi, con un’attenzione particolare dedicata ai settori dell’ospitalità, dell’agroalimentare e della ristorazione.
Il progetto prende il via oggi, giovedì 21 aprile, con un webinar gratuito trasmesso dalla pagina Facebook di Binario F, pensato per aiutare le imprese a muovere i primi passi nel processo di transizione ecologica e, allo stesso tempo, interagire con i clienti utilizzando gli strumenti digitali.
Le pmi potranno conoscere le azioni da intraprendere per ridurre le emissioni climalteranti: dalla misurazione dell’impronta di carbonio alle azioni da compiere, fino alla modalità con cui affrontare il problema delle emissioni residue. Troveranno materiali di formazione, contributi video per approfondimenti e storie di imprese che hanno già intrapreso con successo il percorso. Le pmi sono spesso a conoscenza delle proprie emissioni dirette, ma non hanno la consapevolezza di quelle legate alla catena di approvvigionamento, come l’anidride carbonica emessa nella produzione e nel trasporto della carne o delle verdure che acquistano, o quella che, prima di servire al cliente una bistecca, deriva dall’alimentazione e dalla macellazione di un capo di bestiame
Condivisione di informazioni sugli impatti
Meta sta sfruttando le proprie piattaforme per condividere informazioni sugli impatti dei cambiamenti climatici: mette in contatto, attraverso il Centro sulle scienze climatiche su Facebook, con le risorse di oltre 200 organizzazioni climatiche del mondo. Mostra, attraverso una specifica sezione, le emissioni di gas serra dei vari Stati rispetto agli impegni presi, per capire meglio a che punto è il proprio Paese oggi e che cosa c’è ancora da fare. Meta, inoltre, ha deciso di fare da catalizzatore dell’azione per il clima, sostenendo le pmi nel percorso verso la sostenibilità.
Le piccole e medie imprese in Europa
Le pmi rappresentano il 99,7% delle aziende dell’Unione Europea, creano il 66% dell’occupazione totale ma hanno un’impronta ecologica pari al 70% delle emissioni industriali. La svolta ecologica può arrecare un beneficio importante alle pmi. Oggi i consumatori sono sempre più attenti ai prodotti e ai servizi che acquistano. Il 77% delle persone nell’area Emea (Europa, Medio Oriente, Africa) considera la sostenibilità di un prodotto prima di provarlo e il 50% si dichiara disposto a pagare di più per un prodotto destinato a essere riutilizzato o riciclato. Anche gli italiani sembrano attenti: nove persone su dieci si dichiarano consapevoli della gravità della situazione ambientale e il 32% delle famiglie considera la sostenibilità dei prodotti come guida principale nella scelta degli acquisti alimentari.
Le iniziative per le scuole
Tra le altre iniziative nell’occasione della Giornata della Terra, Wwf e P&G annunciano la realizzazione di 24 nuove Aule natura nel 2022, per un totale di 36 aree verdi nelle scuole, dove 15.260 studenti potranno fare lezione all’aperto e toccare con mano la biodiversità dei propri territori.
Deascuola, l’ente formatore accreditato dal ministero dell’Istruzione e tra i principali operatori di editoria scolastica in Italia, organizza due incontri, oggi «La scuola è… responsabile» e domani «Giornata mondiale della Terra», per comprendere le azioni da mettere in campo a partire dai banchi di scuola per assicurare a tutti un futuro accessibile, giusto e sostenibile.
La tavola rotonda in calendario oggi, dalle 17 alle 18 e 30, intitolata «La scuola è… responsabile», vedrà la partecipazione di Marcella Mallen, presidente dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Graziano Ciocca, biologo e divulgatore scientifico, Barbara Floridia, sottosegretaria al ministero dell’Istruzione, Marina Imperato, dirigente del ministero dell’Istruzione, Serena Giacomin, climatologa, presidente di Italian Climate Network. Partendo delle indicazioni dell’Agenda 2030, dalle recenti modifiche alla Costituzione italiana e dagli obiettivi del nuovo progetto del ministero dell’Istruzione RiGenerazione Scuola si porrà l’attenzione su come preparare gli studenti di oggi, cittadini di domani, per poter agire in modo responsabile e consapevole (per iscriversi all’evento «La scuola è… responsabile»: https://festival.deascuola.it/evento/la-scuola-e-responsabile-3/).
Domani scienziati, ricercatori, esploratori entreranno in classe per riflettere insieme sullo stato di salute del pianeta e spiegare come agire per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future. La speciale lezione online «Giornata mondiale della Terra», proposta da Deascuola in collaborazione con Cnr e Italian Climate Network, si terrà dalle 11 alle 12 e 30 previa iscrizione, ma anche per tutti sulla piattaforma youtube dell’editore. Vedrà la partecipazione della climatologa Serena Giacomin e dell’astrofisico Luca Perri con il contributo di Andrea Dini, ricercatore del Cnr, esperto di estrazioni di materie prime, di Omar Di Felice, protagonista di imprese nell’Artico, di Francesca Vitali e Giovanni Chimienti, che condivideranno le proprie esperienze nella savana africana e nel Mediterraneo (per iscriversi all’evento «Giornata mondiale della Terra»: https://festival.deascuola.it/evento/earth-day-giornata-mondiale-della-terra).
L’urgenza della situazione ambientale e climatica
«Dobbiamo agire ora per tutelare pianeta, economia e generazioni future» erano state le parole pronunciate dal premier, Mario Draghi, durante l’ultimo G20. L’urgenza della situazione ambientale e climatica ha indotto, l’8 febbraio scorso, il Parlamento italiano a integrare due articoli della Costituzione. L’articolo 9 della Carta, sulla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione, è stato integrato con «l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni». L’articolo 41 sulla libertà dell’iniziativa economica privata aggiunge ora, ai limiti già presenti per garantire la sicurezza, la libertà, la dignità umana, la necessità di non recare danno alla salute e all’ambiente. E, ancora, unisce i fini ambientali a quelli sociali per indirizzare e coordinare l’attività economica pubblica e privata.
D. C.
- Clima: dalla Giornata della Terra l’appello a governi, cittadini e imprese
- Obiettivo sulla crisi climatica
- Le stime: da 2 a 3,2 gradi a fine secolo
- Al settore fossile 5.900 miliardi di dollari all’anno
- Giornata della Terra, le iniziative in Italia
- Una proposta per le piccole e medie imprese
- Condivisione di informazioni sugli impatti
- Le piccole e medie imprese in Europa
- Le iniziative per le scuole
- L’urgenza della situazione ambientale e climatica