I boscaioli attuali sono i cittadini. Il cammino virtuoso del riciclo inizia nelle case, separando la carta e il cartone dai rifiuti generici. Un’azione da compiere evitando gli errori più comuni. Gli scontrini, per esempio, vanno nell’indifferenziata, perché sono costituiti di carta termica che genera problemi nel riciclo. Le riviste indesiderate non sono da gettare ancora incellofanate. Punti metallici e nastri adesivi sono da separare. Del contenitore della pizza il coperchio può andare nella carta, mentre la parte imbrattata di cibo nell’umido, se è certificata come compostabile.
Il servizio di raccolta di carta e cartone
Il servizio di raccolta di carta e cartone è organizzato dai Comuni o dai gestori incaricati per un totale di 3 milioni e mezzo di tonnellate in Italia nel 2020, 57,2 kg pro capite. L’incremento registrato in Italia nel 2021 è di circa il 3 per cento; a Bergamo, tra le capitali del riciclo, la media per abitante è 80 kg, quasi 65 quella stimata in provincia. Carta e cartone sono selezionati e privati dei materiali estranei nei 369 impianti di recupero, dove la norma prevede una percentuale di errore all’uscita dell’1,5 per cento. Una diffusione così numerosa consente di poter contare su un servizio vicino alle comunità locali che conducono la raccolta.
La carta da macero rinasce sotto nuove forme
La carta da macero è rilavorata e rinasce sotto nuove forme in una cartiera. Qui il direttore dello stabilimento è come un cuoco, perché deve avere l’abilità di combinare qualità di macero diverse, individuando la ricetta giusta per ottenere il prodotto richiesto dal cliente. Le qualità di macero esistenti sono 33, da quella dei fogli bianchi in pura cellulosa a quella, di provenienza domestica, con diverse componenti mescolate. Il numero di maceri coincide, casualmente, con quello dei livelli di qualità di stracci da carta esistenti un tempo, dai ricchi di cotone e seta ai più umili. Anche allora l’abilità consisteva nella scelta della miscela più adeguata alle esigenze.
Nella cartiera in azione lo «spappolatore»
Nella cartiera la macchina chiamata «pulper» o «spappolatore», attraverso l’azione meccanica di pale in rotazione e la presenza di acqua, porta in sospensione le fibre di cellulosa, scartando i materiali impropri, più pesanti. La soluzione di acqua e fibra, pompata alla macchina continua, iniettata su una tela a scorrimento veloce, si asciuga fino a diventare un foglio di carta o cartone arrotolato e composto in enormi bobine. Da qui si passa alle cartotecniche e alle tipografie, dove la carta è trasformata in nuovi prodotti e imballaggi, pronti per le aziende utilizzatrici.
La rivoluzione degli imballaggi per l’e-commerce
La rivoluzione in corso è l’ascesa della produzione di imballaggi, spinta dall’esplosione del commercio elettronico, in Italia a partire dal lockdown. Una produzione basata sulla riprogettazione, perché gli imballaggi richiesti per le spedizioni a domicilio sono più complessi di quelli per gli scaffali dei supermercati. La riprogettazione orientata al riciclo vara prodotti composti da un solo materiale o scomponibili, richiedendo anche una riconversione dei macchinari.
Comieco interagisce con ogni elemento
Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, è un soggetto sussidiario e interagisce con ogni elemento del percorso. Offre ai cittadini non solo campagne di comunicazione, ma anche la garanzia che carta e cartone raccolti siano effettivamente riciclati. Sostiene i Comuni, erogando un corrispettivo economico per i maggiori costi della raccolta differenziata, 200 milioni di euro nell’ultimo anno. Garantisce che il flusso di materiale alle cartiere sia sempre costante. La sigla viene dal primo nome del Consorzio: Comitato per l’imballaggio ecologico.
Istituito nel 1985 da aziende del settore cartario
Fu istituito nel 1985 da un gruppo di aziende del settore cartario per promuovere quel concetto, scontrandosi anche con forti resistenze. Raggruppa ora 3.330 imprese: impianti di recupero, cartiere, trasformatori di materiale e di imballaggi cellulosici. Di natura privata e senza fini di lucro, si basa sul contributo ambientale chiesto agli utilizzatori di packaging in carta e cartone previsto da Conai, il Consorzio nazionale imballaggi.
Il contributo ambientale da 10 a 5 euro a tonnellata
Il prossimo 1° luglio il contributo sarà ridotto per la terza volta in un anno: da 10 a 5 euro a tonnellata. Già a luglio 2021, infatti, era sceso da 55 a 25 euro; a gennaio 2022 un’ulteriore delibera l’aveva portato da 25 a 10 euro. Una riduzione del 90% in un anno, per un risparmio di circa 218 milioni, dovuta, in particolare, all’aumento dei valori di mercato della materia prima seconda prodotta e ai conseguenti maggiori ricavi; all’ottimo risultato del tasso di riciclo. L’Italia, per il secondo anno consecutivo, ha superato l’obiettivo dell’Unione Europea al 2030, fissato all’85 per cento. I benefici generati dal riciclo degli imballaggi gestiti nel 2020 da Comieco sono valutabili in 109 milioni, sfiorano 1,35 miliardi nel periodo 2005-2020, calcolati come valore della materia ed emissioni evitate.
Gestione di 2 milioni e 400 mila tonnellate di carta
Comieco è una struttura molto agile, con 40 dipendenti per la gestione di 2 milioni e 400 mila tonnellate provenienti dalle raccolte comunali di carta e cartone. Dal 1998 ne ha governato circa il 60%. Il materiale non gestito in convenzione con Comieco è ceduto, attraverso contratti specifici, ad altri operatori del settore (recuperatori, cartiere, broker), che lo avviano al riciclo in Italia o all’estero. Altre raccolte, oltre a quelle dei Comuni, sono attive a livello industriale e della grande distribuzione. Comieco, come gli altri consorzi di filiera, si finanzia principalmente proprio attraverso il contributo ambientale Conai previsto, per effetto del Decreto Legislativo 152/06 , per ogni tonnellata di imballaggi cellulosici immessa sul mercato, al fine di garantire il recupero e il riciclo. L’adozione del contributo ambientale spinge sempre più il mercato verso il prodotto più ecocompatibile: la carta.
Il ciclo virtuoso
Transizione energetica e nuove sfide
Diretto generale
di Comieco
Come si evolverà la transizione energetica nella produzione di carta e cartone?
«Ora è basata sul gas. Passerà al biometano, poi all’idrogeno verde. Ma già ora una parte del vapore prodotto dagli impianti è utilizzato come fonte di energia rinnovabile».
Quali sono le nuove sfide per l’innovazione del settore?
«La progettazione di nuovi imballaggi è richiesta dal commercio elettronico, così come dalla domanda di prodotti sempre più particolari e complessi per soddisfare le esigenze dei clienti. Il comparto alimentare ha bisogno di nuove vaschette per sostituire la plastica. L’edilizia, seguendo l’esempio della Germania e degli Stati Uniti, può utilizzare la carta da macero come coibentante per l’isolamento, realizzando una vera e propria rivoluzione culturale rispetto al cemento».
Come risponde il comparto alla situazione di guerra in Europa?
«L’Unione Europea dovrà considerare la carta da macero una risorsa strategica e tutelarne l’esportazione. Ma ora il vero rischio è passare da uno shock di domanda a uno di offerta».
Le sei tappe del percorso
Il primo passo: differenziare i rifiuti
I cittadini aprono il percorso virtuoso del riciclo separando la carta e il cartone dai rifiuti generici. La raccolta differenziata sottrae materiali preziosi alle discariche, protegge l’ambiente, riduce gli sprechi, crea lavoro.
Il servizio di raccolta a domicilio
Il Comune o il gestore incaricato dall’ente locale organizzano il servizio di raccolta di carta e cartone. Il fine del contributo ambientale è garantire il recupero e il riciclo di carta e cartone ricavati dalle raccolte comunali.
La selezione negli impianti di recupero
Negli impianti di recupero carta e cartone sono selezionati e privati dei materiali estranei rimasti durante la raccolta differenziata. In Italia sono presenti 369 impianti di recupero, con una diffusione capillare.
In cartiera dal macero alle fibre di cellulosa al nuovo foglio
La cartiera è lo stabilimento dove la carta da macero è rilavorata e rinasce sotto nuove forme. Dalle fibre di cellulosa ricavate scartando i materiali impropri, più pesanti, si produce un foglio di carta o di cartone.
In cartotecniche e tipografie nuovi prodotti e imballaggi
In cartotecniche e tipografie la carta è trasformata in nuovi prodotti e imballaggi, pronti per essere usati dalle aziende e resi nuovamente disponibili sul mercato. Sale la richiesta di imballaggi per l’e-commerce.
Il consorzio garantisce tutto il percorso
Il consorzio Comieco garantisce il riciclo di quanto differenziato in casa e il flusso costante di materiale alle cartiere, sostiene i Comuni con un corrispettivo economico per i maggiori costi della raccolta differenziata.
- Carta e cartone: il riciclo un affare per l’ambiente e il portafoglio
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