Tecnologia e digitalizzazione per battere la crisi
Reagire alla crisi ed essere competitivi grazie a tecnologia e processi di digitalizzazione sono stati i temi al centro della terza tappa di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle piccole e medie imprese italiane.
Il programma Imprese Vincenti ha selezionato per questa terza edizione 112 aziende concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle Pmi in questo particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia (in fondo all’articolo i collegamenti per leggere tutto delle tappe precedenti).
Le nuove aziende premiate
Nella tappa dedicata alla Digitalizzazione sono state presentate 14 Pmi vincenti per le strategie digitali sviluppate in questo particolare contesto economico: Archiva (Verona), B2X (Roma), Consorzio C2T (Milano), DGQ (Roma), E-Globe (Crotone), F.lli Bari (Vicenza), Garnero Group (Cuneo), Harpaceas (Milano), I.A.N. (Milano), Instilla (Milano), Legnano Teknoelectric Company (Milano), Marco (Brescia), S-Cape (Firenze) e Sifa (Fermo).
Anche questa volta non ci sono imprese bergamasche, ma il digital tour farà altre cinque tappe, la prossima è fissata per il 7 ottobre.
Un “motore” rodato per sostenere le imprese italiane
Per accompagnare la transizione digitale, Intesa Sanpaolo punta a sostenere in tutte le modalità le imprese che sono la struttura portante del Paese, proponendo soluzioni creditizie e consulenziali che guardino al futuro del Made in Italy.
A marzo la banca ha lanciato Motore Italia, mettendo a disposizione delle Pmi un plafond di 50 miliardi di nuovo credito per attuare, tra gli altri, anche obiettivi legati al rinnovamento tecnologico e la transizione digitale, insieme all’innovazione e alla ricerca industriale delle Pmi.
Inoltre il Gruppo – che tra gennaio 2020 e agosto 2021, nella fase della crisi del Covid, ha sostenuto le imprese con 52 miliardi di finanziamenti - affianca le imprese nell’individuare nuovi percorsi di sviluppo e partecipa all’intera vita dell’impresa, accompagnando il rilancio economico e la crescita su ciascuna delle singole missioni del Pnrr, in un modello di relazione fondato su qualità e affidabilità.
Quasi 10 mila candidature nelle tre edizioni
Dall’avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione, a conferma della vivacità delle Pmi e della voglia di partecipazione nonostante la fase di difficoltà connessa alla pandemia. Mentre l’edizione 2020 ha evidenziato la capacità delle imprese di gestire la fase di difficoltà e resistere alla crisi, Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese.
Leve strategiche per questo obiettivo sono soprattutto quei fattori intangibili che rappresentano i driver della crescita del Paese, in linea con il Programma Motore Italia lanciato da Intesa Sanpaolo a marzo di quest’anno e riconducibili alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: capacità di innovare, digitalizzazione, sviluppo del capitale umano, progetti di transizione sostenibile, vocazione internazionale, legame con il territorio e capacità di sviluppare rapporti di filiera.
A questi fattori si aggiungono i settori delle imprese non profit – sempre più fattore di coesione sul territorio e veicolo della finanza di impatto - e dell’agroalimentare, comparto prioritario sul Pil del Paese e la cui centralità nell’equilibrio socio-economico è apparsa ancor più determinante durante la crisi pandemica.
Strumenti e partner: obiettivo crescita
Il programma Imprese Vincenti si preoccupa di fornire strumenti per la crescita delle imprese. La Banca insieme ai propri partner mette a disposizione percorsi che aiutano ulteriormente le Pmi ad affermarsi nel mercato interno e in quello internazionale, agendo sulla formazione, sull’innovazione e sulla digitalizzazione.
Con Imprese Vincenti 2021 viene confermata la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e i Partner di progetto - Bain&Company, ELITE, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, a cui quest’anno si sono aggiunti Nativa, Circularity e Coldiretti.
La tappa dedicata alla digitalizzazione ha visto la presenza di Microsoft Italia, partner di progetto dal 2020, che accompagnerà le Pmi con formazione e servizi di supporto tecnologico per accelerare i percorsi di trasformazione digitale con un focus anche sulla sostenibilità - e BAIN, al fianco di Imprese Vincenti fin dal suo lancio nel 2019 e che ha contribuito con le proprie competenze ed esperienza di carattere industriale nell’identificazione e valutazione dei fattori critici di successo – tra cui sostenibilità, digitalizzazione e innovazione – che permettono alle imprese di competere al meglio nei mercati di riferimento. Bain & Company inoltre supporterà una selezione delle imprese partecipanti attraverso il coinvolgimento in una serie di incontri focalizzati sulle principali tematiche di rilevanza strategica.
«La transizione digitale genera anche sostenibilità»
«La transizione digitale - ricorda Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo - è un tema fondamentale per il futuro del Paese, in grado di toccare tutti da vicino. Ma già oggi, nel presente, esistono Pmi che lavorano su progetti innovativi per attivare le più moderne tecnologie digitali a favore di efficienza dei processi produttivi e aziendali, anche nell’ottica della riduzione degli impatti ambientali delle produzioni».
«Queste aziende hanno compreso che, così facendo, rafforzano il proprio posizionamento all’interno della catena del valore delle filiere di appartenenza. Le Pmi presentate in questa tappa del digital tour Imprese Vincenti dimostrano come l’innovazione tecnologica, dalla robotizzazione all’e-commerce, dalla interconnessione degli impianti alla realtà virtuale, sia sempre più parte della cultura della piccola e media impresa italiana. Grazie a strategie mirate, queste aziende restano competitive, con una migliore efficienza dei processi e qualità dei prodotti, spesso rielaborando modalità lavorative e produttive in chiave di sostenibilità, grazie al contenimento dell’impatto ambientale e ad un impulso alla buona occupazione».
Più sotto un approfondimento sugli investimenti immateriali e Ict della Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo
Le 14 Imprese Vincenti grazie alla digitalizzazione
Nella terza tappa del digital tour, le 14 “Imprese Vincenti” per il tema “Digitalizzazione” sono state presentate raccontandone storia d’impresa e scelte strategiche che le hanno portate a consolidare il proprio percorso di sviluppo.
ARCHIVA Srl - Archiva Group è il team di aziende nato dalla 30ennale esperienza in ambito di digitalizzazione e conservazione digitale a norma dei dati di Archiva Srl. Le aziende del team completano la proposta di valore con servizi e professionalità specializzate negli ambiti di revisione digitale dei processi di business e strategia. Archiva Group è oggi un partner solido, credibile, ed affidale per tutte le aziende che vogliono intraprendere un percorso di digital transformation, attraverso le tre tappe obbligate dell’evoluzione digitale: digitize, digitalize, transformation.
Sede: Villafranca di Verona (Verona) – Sito www.archivagroup.it/
B2X Srl - B2X -Gruppo ISED SpA, leader dell’e-commerce, crea, implementa e gestisce piattaforme omnicanale mono e multi brand per la vendita di prodotti online in Italia e all’estero. Oltre 200 i clienti attivi nei settori Farma, Food & Beverage, Luxury, Automotive, Energy & Utilities, Consumer Goods, Fashion. La pluripremiata piattaforma B2X è un sistema integrato di e-commerce e gestione dei clienti finali che consente di governare l’intera filiera dei processi operativi di marketing e comunicazione. La piattaforma si integra con soluzioni di frontend e con fonti dati esterne e interne di BI.
Sede: Roma – Sito w www.b2x.it ww.coolshop.it
CONSORZIO PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO C2T - Consorzio C2T è un centro di ricerca e di trasferimento tecnologico accreditato, fondato per diffondere l’innovazione e valorizzare la ricerca accademica, ponte tra il mondo accademico e l’impresa, diventando un propellente per la crescita delle PMI. L’obiettivo principale è quello di accompagnare le PMI nella crescita sostenibile, continua e duratura e nello stesso tempo supportare le imprese nell’identificare le risorse necessarie per lo sviluppo. Squadra dinamica, rete di 6 mila ricercatori (FYD) e disponibilità ad affrontare qualsiasi sfida permettono di essere il partner ideale.
Sede: Milano – Sito www.consorzioc2t.it
DGQ Srl - DGQ S.r.l. si occupa di distribuzione di prodotti audio-video ed elettronica di consumo. È organizzata con una sede centrale operativa e una logistica di proprietà, che gestisce 5 business unit orientate al mercato consumer. La principale è la BU Retail orientata a soddisfare la GDO – Grande Distribuzione Organizzata; parallelamente la BU Online Sales è rivolta principalmente allo sviluppo delle vendite on line in Italia e all’estero. Infine la BU dedicata agli specialisti di settore e ai centri servizi.
Sede: Roma
E-GLOBE Srl – Climamarket.it è lo store online dell’azienda E-globe s.r.l. leader indiscussa della climatizzazione. La lunga esperienza nel settore ha permesso al team di affinare le competenze per rendere un servizio sempre efficiente e di qualità in grado di fornire informazioni e soluzioni adeguate alle esigenze dell’utente che giornalmente entra in contatto con Climamarket.it. Oggi, grazie alle politiche legate all’ecosostenibilità, l’obiettivo aziendale è quello di rendere un servizio sempre più efficiente garantendo il massimo rispetto ambientale attraverso la vendita di prodotti all’avanguardia.
Sede: Crotone – Sito www.climamarket.it
FRATELLI BARI Srl - F.lli Bari è una società di servizi che sviluppa il proprio business su tre principali
divisioni: forniture industriali, assistenza e manutenzione e realizzazione impianti. Fin da subito ha intrapreso la strada di una struttura organizzativa che fosse snella, versatile e dinamica per garantire ai clienti il miglior operato possibile in qualsiasi ambito di competenza. Questo grazie alla costruzione di un team di eccellente cultura tecnica che lavora secondo il sistema di gestione certificato. Forte di più di 45 anni di esperienza, dispone di numerose attrezzature e macchinari specifici.
Sede: Sarego (Vicenza) – Sito www.fbari.com
GARNERO GROUP Srl - Garnero Arredamenti è ormai un marchio di riferimento in Italia nel commercio elettronico di articoli di arredamento per la casa e l’ufficio. Punti di forza principali sono la flessibilità e l’agilità, ottenuti grazie a un team giovane e dinamico, nonché all’impegno interno per il continuo miglioramento dei processi di business. Inoltre, l’offerta viene sviluppata grazie a un’attenta ricerca volta a selezionare prodotti caratterizzati da un design deciso e moderno. L’assistenza clienti lavora per offrire un’esperienza di acquisto su misura, paragonabile a quella di un negozio fisico.
Sede: Frassino (Cuneo) – Sito www.garneroarredamenti.com
HARPACEAS - Harpaceas presenta al mercato un portfolio che comprende software BIM tra i più diffusi a livello mondiale, oltre che software per il calcolo strutturale e geotecnico. La proposta si completa con i servizi per l’implementazione del BIM e di formazione specialistica per tutti coloro che operano nel settore delle costruzioni. Harpaceas si pone come partner tecnologico per tutto l’arco del processo ideativo e costruttivo: dalla progettazione, alla costruzione alla gestione. Le più importanti realtà appartenenti alla filiera delle costruzioni sono presenti nel suo parco clienti.
Sede: Milano – Sito www.harpaceas.it
I.A.N. Srl - Fondata nel 1979 dall’ingegner Alberto Neri, da oltre trentacinque anni I.A.N. opera nel mercato storage e sicurezza dati, nella progettazione e realizzazione di infrastrutture ICT, nell’area work flow e compliance. Tenacia e calore umano al servizio dei clienti, per progettare e mantenere i data center attraverso servizi gestiti da remoto e apportare efficienza ai processi di automazione, anche attraverso l’utilizzo di intelligenza artificiale.
Sede: Milano – Sito www.ian.it
INSTILLA Srl - Instilla è una società di consulenza specializzata nel digital marketing, volta a far crescere aziende B2B e B2C in Italia e nel mondo attraverso il disegno, l’implementazione e l’ottimizzazione di processi digitali. L’agenzia è inoltre attiva nella formazione aziendale e professionale, con master universitari.
Sede: Milano – Sito www.instilla.it
LEGNANO TEKNOELECTRIC COMPANY SpA - La filosofia di LTC Group è un’ostinata ricerca dell’eccellenza attraverso la cura dei dettagli, per la produzione di Nuclei Magnetici di qualità, destinati a un’ampia gamma di trasformatori e reattori. Esperienza, solido know-how ed una continua e sofisticata attività di Ricerca e Sviluppo sono gli elementi chiave del modello produttivo sviluppato in LTC Group. L’obiettivo dell’azienda è quello di vincere le sfide dell’innovazione, per anticipare il futuro.
Sede: Legnano (Milano) – Sito www.ltc-group.com
MARCO SpA - In una sede di 8.000 metri quadrati, la MARCO SPA sviluppa – tramite l’implementazione di sofisticate attrezzature e strumentazioni d’avanguardia – le due core business lines: la produzione di pompe per applicazioni professionali nei settori automotive, industriale e nautico e la fabbricazione di trombe e clacson per veicoli e imbarcazioni. I prodotti si contraddistinguono per l’inconfondibile eccellenza Made in Italy e per il contenuto tecnologico, oltre che per il raggiungimento continuo dei più alti standard di qualità e sicurezza, comprovati dalle varie omologazioni e certificazioni.
Sede: Castenedolo (Brescia) – Sito www.marco.it
S-CAPE COUNTRYSIDE TRAVELS Srl - S-Cape Travel è un operatore di viaggio italiano che organizza viaggi a piedi e in bicicletta individuali, per gruppi e famiglie in Italia e offre alla clientela italiana tour in Europa. I tour includono buon cibo, alloggi confortevoli e di carattere, luoghi di grande bellezza e interesse naturalistico o culturale. Vengono organizzati itinerari sui principali cammini in Italia, in quasi tutte le regioni. L’azienda opera sul mercato italiano con brand differenziati: S-Cape Travel, SloWays, European Biketours. S-Cape Travel ama la libertà ed è specialista del viaggio in autonomia.
Sede: Firenze – Sito www.sloways.eu
SIFA SpA - SIFA SPA è l’azienda della famiglia Trasarti che svolge da oltre 50 anni l’attività di produzione di packaging in cartone ondulato. Nata come piccola realtà regionale, SIFA SPA è oggi uno dei principali player del mercato nazionale ed internazionale anche grazie alla propria specializzazione nelle scatole per l’e-commerce e per il take away. La governance aziendale è esercitata dalla seconda generazione che, in continuità con il passato, pone al centro dell’azione imprenditoriale l’efficienza e l’innovazione quali strumenti per la crescita nel mercato del packaging in cartone ondulato.
Sede: Francavilla d’Ete (Fermo) - Sito www.sifaspa.eu
Le precedenti tappe del tour di Imprese Vincenti
Ecco gli articoli dedicati alle tappe precedenti
Un trend crescente degli investimenti immteriali e Ict
Negli ultimi 20 anni in Italia si è osservato un trend crescente degli investimenti immateriali (spese in R&S, software e base dati) e in ICT (hardware informatico e apparecchiature per telecomunicazioni), evidenziando un ritmo di crescita più sostenuto rispetto al totale degli investimenti. In particolare nel 2020 - spiega la Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo - nonostante la flessione imposta dalla crisi economica generata dalla pandemia, gli investimenti in ICT si sono posizionati su livelli superiori dell’8% rispetto al 2008 (+21,8% per gli investimenti immateriali) a fronte di un gap sul 2008 di oltre il 20% se consideriamo gli investimenti totali.
La dinamica positiva degli investimenti in ICT e immateriali riflette in parte anche il progressivo processo di automazione e digitalizzazione che sta coinvolgendo l’intero sistema economico del nostro Paese.
Nonostante questi segnali di crescita però il confronto con i paesi dell’Area Euro evidenzia ancora il ritardo italiano. Nel 2020 il peso degli investimenti immateriali e in ICT sul PIL in Italia è risultato pari al 4%, due punti in percentuale in meno rispetto ai paesi europei. Il dettaglio evidenzia soprattutto un divario nella componente degli investimenti immateriali, mentre il peso degli investimenti in ICT su PIL è analogo ai livelli europei.
L’Italia evidenzia comunque un gap rilevante
Secondo l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) della Commissione Europea relativo al 2020 l’Italia si posiziona al quartultimo posto in Europa per grado di digitalizzazione del sistema economico, prima solo di Romania, Grecia e Bulgaria.
L’indice analizza vari ambiti del sistema economico: la connettività (diffusione banda larga -fissa, mobile, copertura 4G, preparazione al 5G, indice dei prezzi dei servizi a banda larga); il capitale umano (competenze digitali, specialisti in tecnologie per l’informazione e la comunicazione, laureati nel settore ICT), uso dei servizi internet (utenti di internet, videochiamate, social network, frequentazione di corsi online, servizi bancari, shopping, vendite online), integrazione delle tecnologie digitali (scambio di informazioni elettroniche, big data, cloud, fatturato del commercio elettronico, vendite online da parte delle PMI), servizi pubblici digitali (utenti e-government, livello di completezza dei servizi online, servizi pubblici digitali per le imprese, Open Data).
L’Italia evidenzia un ritardo più rilevante nella componente relativa al capitale umano, posizionandosi in ultima posizione nel ranking europeo, mentre mostra un miglior posizionamento per quanto riguarda la connettività e i servizi pubblici digitali. L’indice relativo al 2021 sarà comunicato ad ottobre e potrebbe riservare alcune indicazioni positive anche per il nostro Paese. La pandemia ha infatti accelerato alcuni processi di digitalizzazione, sia dal lato della domanda, con un utilizzo più diffuso dei servizi internet da parte della popolazione, sia dal lato dell’offerta, con un aumento dei servizi offerti on-line, anche da parte della Pubblica Amministrazione.
Un miglior livello di digitalizzazione del sistema produttivo
Un recente studio di Intesa Sanpaolo1, che ha approfondito il tema della digitalizzazione delle imprese manifatturiere, fa emergere alcuni elementi di forza del sistema produttivo italiano rispetto agli altri paesi europei.
L’indicatore di e-business, quello cioè che tiene conto dell’integrazione dei processi produttivi e della diffusione del paradigma 4.0, evidenzia il miglior posizionamento italiano rispetto agli altri paesi europei (Germania, Francia e Spagna).
Analizzando più nel dettaglio le voci che compongono l’indicatore si può osservare come tra le imprese manifatturiere italiane ci sia una maggiore diffusione rispetto al dato medio europeo della fatturazione elettronica (per effetto anche dell’obbligo di legge a partire dal 1 gennaio 2019), di servizi di cloud computing ad alto valore aggiunto, di utilizzo di robot industriali e di servizio, di imprese che utilizzano IoT (dispositivi o sistemi interconnessi che possono essere monitorati o controllati a distanza tramite Internet), di utilizzo di intelligenza artificiale (anche se in quest’ultimo caso si tratta di fenomeni ancora molto circoscritti). Nell’ambito più strettamente connesso ai processi produttivi, e allo sviluppo ed utilizzo delle tecnologie 4.0, l’Italia evidenzia dunque un migliore risultato di Germania, Francia, Spagna e UE 27.
Anche al netto dell’indicazione relativa alla fatturazione elettronica, la performance italiana risulta superiore alla media UE. La fotografia che emerge da questo indicatore delinea una situazione italiana, che vede il sistema produttivo pronto a cogliere tutti gli aspetti più innovativi legati a Industria 4.0. Risultato che in parte potrebbe essere spiegato anche dal sistema incentivante sviluppato negli ultimi anni (Industria 4.0 e poi Transizione 4.0) che sta supportando il processo di trasformazione del sistema produttivo italiano.
Le specificità territoriali
La Commissione Europea non mette a disposizione l’indice DESI anche a livello regionale per indisponibilità di dati comparabili tra i territori, tuttavia ci sono stati dei tentativi di ricostruzione per le regioni italiane.
Il Politecnico di Milano ha ricalcolato l’indice DESI a livello regionale, ne è emerso che la miglior performance generale è ottenuta dalla Lombardia (con un punteggio di 72 su 100), al secondo posto si trova il Lazio (71,5 su 100), mentre l’ultima in classifica è la Calabria (18,8 su 100). Delle 11 regioni sopra alla media italiana 8 sono del Nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Piemonte, Provincia Autonoma di Trento e Provincia Autonoma di Bolzano) e 3 del centro (Lazio, Toscana e Umbria). Al di sotto della media italiana troviamo tutte le altre regioni e in particolare le ultime (sotto i 45 punti) sono tutte regioni del Mezzogiorno. Emerge pertanto un gap tra Nord e Sud del paese.
La Lombardia, regione più digitale d’Italia, primeggia per capitale umano (tra gli altri indicatori, ha la quota più alta di popolazione tra i 16 e i 74 anni con competenze digitali al di sopra del livello base) e uso di internet (servizi bancari e e-commerce sia per acquistare che vendere, in primis). Si colloca, inoltre, al secondo posto (dopo la Provincia Autonoma di Trento) per quanto riguarda i servizi digitali (miglior regione per disponibilità di open data).
Il Lazio, al secondo posto nella classifica generale, si mette in luce positivamente per il livello di connettività migliore d’Italia, in particolare la regione eccelle per copertura e utilizzo della banda larga: il 48% delle famiglie è coperto dalla banda larga veloce (almeno 30 Mbps) e il 20% usa la banda larga ultraveloce (almeno 100 Mbps). Il Lazio è molto ben posizionato nel ranking italiano anche nell’area del capitale umano: il 7% della popolazione e il 5% delle donne è impiegato in settori tech e knowledge-intensive (rispettivamente 3,7% e 4,2% per l’Italia) e il 26% della popolazione è laureato (contro una media italiana del 19,6%).
Anche la Banca d’Italia ha recentemente messo a disposizione un equivalente regionale dell’indicatore DESI, proponendo un confronto con la media europea. La Lombardia, che si conferma la regione italiana con il maggior livello di digitalizzazione, nel confronto con la media europea, evidenzia risultati migliori nell’indicatore di connettività, ma carenze nei profili legati alle competenze digitali della popolazione e all’utilizzo delle tecnologie informatiche da parte delle imprese. Anche il livello di digitalizzazione del Lazio viene riconfermato da Banca d’Italia come superiore alla media nazionale e ottiene risultati nettamente superiori alla media europea in termini di connettività.
Secondo il Censimento permanente delle imprese condotto dall’Istat, Lazio e Lombardia, in testa alle classifiche fin qui presentate, sono anche i territori che hanno registrato la quota più alta di imprese sopra i 10 addetti che ha effettuato nel triennio precedente investimenti in tecnologie digitali. Anche altri territori hanno investito più della media nazionale, come Emilia-Romagna, Veneto, Calabria e Trentino Alto-Adige.
Da una indagine interna, condotta sui gestori imprese di Intesa Sanpaolo tra giugno e luglio 2021, emerge come la digitalizzazione sia al primo posto tra le intenzioni di investimento delle imprese clienti in tutti i territori nel corso del 2021. In tutti i territori più di un’impresa su 10 effettuerà nel corso del 2021 investimenti in digitalizzazione. Anche le regioni del Mezzogiorno sembrano avere compreso l’importanza della digitalizzazione, forse anche per effetto della pandemia, e sono attese effettuare investimenti in questo senso. Spiccano per attesa di investimenti digitali in particolare la Basilicata, la Calabria e la Campania. Le imprese Medio-Grandi sono attese agire più intensamente rispetto alle imprese di minori dimensioni.
Formazione del capitale umano e trasferimento tecnologico nelle imprese sono le due chiavi per favorire l’accelerazione degli investimenti nel digitale. Per sostenere le imprese italiane nel percorso verso la digitalizzazione sono stati creati gli Innovation Hub2 e i Competence Center3. Sul territorio nazionale sono presenti 8 Competence Center di cui uno sul territorio lombardo e uno nel Lazio.
A Milano si trova MADE, centro di competenze tecniche e manageriali che supporta le imprese manifatturiere, soprattutto PMI, informando e mostrando le tecnologie Industria 4.0, spiegando le stesse attraverso attività di formazione ad-hoc per arrivare a trasferire e implementare attraverso progetti le soluzioni tecnologiche. Le aziende si possono rivolgere a MADE per avviare processi di innovazione tecnologica e di trasformazione digitale. I partner di Made sono 4 università (Politecnico di Milano e le 3 Università degli Studi
A Roma si trova Cyber 4.0 di cui fanno parte 37 soggetti privati, tra grandi, medie e piccole aziende, sia fruitrici sia fornitrici di tecnologie, che comprendono anche tre fondazioni di ricerca (fondazione Fornit, la Arnaldi, che è partecipata dall’Agenzia Spaziale Italiana e da Servizi Formazione Confindustria), 7 università (Università La Sapienza, Università Tor Vergata, Università Roma 3, LUISS, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Cassino e del Lazio, Università degli Studi dell’Aquila) e 3 enti pubblici (CNR, INAIL, ISS-Istituto Superiore della Sanità). Il focus di questo Competence Center è la cybersecurity che si concentra in tre filoni specifici: la sicurezza delle comunicazioni satellitari, quella dei nuovi veicoli ad alto controllo elettronico che prevedono flussi di dati sensibili e la sicurezza della e-health e della Medicina Elettronica.
- Tecnologia e digitalizzazione: Intesa premia altre quattordici Imprese Vincenti
- Tecnologia e digitalizzazione per battere la crisi
- Le nuove aziende premiate
- Un “motore” rodato per sostenere le imprese italiane
- Quasi 10 mila candidature nelle tre edizioni
- Strumenti e partner: obiettivo crescita
- «La transizione digitale genera anche sostenibilità»
- Le 14 Imprese Vincenti grazie alla digitalizzazione
- Le precedenti tappe del tour di Imprese Vincenti
- Un trend crescente degli investimenti immteriali e Ict
- L’Italia evidenzia comunque un gap rilevante
- Un miglior livello di digitalizzazione del sistema produttivo
- Le specificità territoriali