Si chiama Orizzonte Europa (Horizon Europe) ed è il nuovo programma quadro dell’Unione europea che, proseguendo quanto di buono fatto dal precedente Orizzonte 2020 lanciato nel 2014, metterà a disposizione dall’anno prossimo al 2027 complessivamente circa 81 miliardi di finanziamenti per agevolare imprese innovative e organismi di ricerca più altri 13 miliardi per finanziare progetti ad hoc delle imprese contro il Covid.
Anche se (leggermente) ridimensionati rispetto ai cento miliardi proposti dalla Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen (con l’italiano Paolo Gentiloni commissario europeo per l’economia), 94 miliardi sono sicuramente in grado di attrarre, questo è l’obiettivo della commissione, i migliori scienziati e le aziende più innovative, rafforzando le basi scientifiche/tecnologiche dell’Ue e lo spazio europeo della ricerca (Ser), migliorando la capacità innovativa, la competitività e l’occupazione in Europa.
Entro la fine di quest’anno si approveranno i documenti istitutivi, il piano strategico per il primo quadriennio 2021-2024 e i programmi di lavoro con i relativi bandi ai quali stanno lavorando i comitati tematici di esperti nominati da ogni paese membro.
Vecchio continente: progetto strategico
Un nuovo progetto strategico e ambizioso per proiettare il Vecchio Continente nel futuro grazie a ingenti investimenti ma anche con norme le più semplici e mirate possibili.
Vanno in tale direzione, ad esempio, un ulteriore allineamento al regolamento finanziario europeo, un maggior ricorso a forme semplificate di sovvenzioni e una maggiore accettazione delle consuete pratiche di contabilità analitica. Di fatto tutto l’iter dovrebbe essere per le nostre imprese molto meno farraginoso, togliendo di mezzo quanta più burocrazia possibile, potenziando la gestione completamente elettronica e senza supporto cartaceo delle sovvenzioni.
Tra i cambiamenti più importanti introdotti da Orizzonte Europa ci sono il concetto di “Missione” (citiamo: cambiamenti climatici; ricerca sul cancro; salute dei mari, del suolo e del cibo; città climaticamente neutre e intelligenti) e il rinnovamento dei bandi promossi dal Consiglio europeo per l’innovazione: Pathfinder, che sostiene progetti di ricerca collaborativa focalizzati su tecnologie emergenti, e Accelerator, con finanziamenti alle piccole medie imprese e start up a vocazione fortemente innovativa, per accelerare i processi di crescita sui mercati europei e globali.
In particolare modo i bandi del Consiglio europeo per l’innovazione sono tra i più interessanti per le nostre imprese, chiamate dalle leggi del mercato a cercare nuovi sbocchi sui mercati internazionali: e l’innovazione in questo campo fa ancora di più la differenza.
Crisi climatica, aiuti per chi lotta
Le imprese che hanno invece nel cassetto progetti di ricerca e innovazione per affrontare la crisi climatica e contribuire a proteggere gli ecosistemi e la biodiversità peculiari in Europa, è bene che si annotino in agenda la data del 26 gennaio 2021, termine ultimo per partecipare al bando “Green Deal” che mette a disposizione contributi pari a un miliardo di euro. Si tratta della prima di una serie di chiamate a cui sarà bene quanto meno prestare attenzione, perché dall’Unione europea arriveranno finanziamenti (a fondo perduto) per quasi cento miliardi: lasciarli andare via senza nemmeno provare a rispondere sarebbe un peccato. Info: ec.europa.eu/horizon-europe.