I prezzi del gas sono ai minimi storici: per il mercato civile, confermano gli esperti di Metano Nord, non sono così bassi dalla fine del 2016.
Le cause di questo crollo sono molteplici, ma purtroppo la prima fra tutte è il cambiamento climatico, che ha fatto registrare l’inverno più caldo degli ultimi 30 anni in tutta Europa e non solo.
Questo ha avuto come conseguenze da una parte la riduzione dei consumi dovuti agli impianti di riscaldamento e dall’altro l’accumularsi di scorte elevate nei bacini di stoccaggio. Inoltre, a causa del coronavirus, la Cina ha rallentato le produzioni e di conseguenza l’assorbimento di gas dal mercato. Inoltre ha giocato un ruolo anche un rapido aumento della fornitura soprattutto per nuovi progetti in corso negli Stati Uniti.
Questi effetti combinati hanno generato un eccesso di offerta di gas in Europa in rapporto alla domanda, con il conseguente calo dei prezzi.
Possiamo sfruttare l’occasione
In questo clima intanto si avvicina la fine del servizio di tutela anche per il gas naturale. E per i clienti ancora dubbiosi questo potrebbe davvero essere il momento ideale per scegliere di passare al mercato libero, scegliendo un operatore che offra un prezzo bloccato ai livelli attuali, approfittando del crollo dei prezzi del gas. In alcuni casi - spiegano da Metano Nord - il prezzo si può bloccare per 12 o addirittura 24 mesi. Il mercato tutelato invece ha un prezzo che si aggiorna ogni tre mesi, e quindi il prezzo è variabile.
Nessuno può ovviamente assicurare che il prezzo del gas non subisca in futuro rialzi oppure ulteriori ribassi. Ma avere un prezzo bloccato per 12-24 mesi può mettere al riparo dalle bizze del mercato e consolidare una spesa certa per un po’ di tempo. Per fare un paragone è come avere un mutuo a tasso fisso (prezzo bloccato) oppure a tasso variabile (mercato tutelato).
I prezzi nel mondo
Il gas naturale oggi viene scambiato a circa 1,80 dollari per milione di unità termiche britanniche (MMBtu).
In Asia, il prezzo spot di riferimento Giappone Corea Marker (Jkm) per il gas naturale liquefatto (Gnl) ha chiuso a metà mese a un minimo storico di 3 dollari per MMBtu.
I timori di una drastica interruzione o riduzione dei consumi in Cina a causa della rapida diffusione del coronavirus hanno anche aggravato la pressione sui prezzi del gas naturale. La National Offshore Oil Corp (Cnooc) cinese - secondo importatore mondiale di Gnl - avrebbe per esempio annunciato di aver sospeso i contratti con almeno tre fornitori. Per gli analisti la mossa probabilmente oscurerà ulteriormente le prospettive della domanda cinese e ha sollevato preoccupazioni circa il suo impatto sui flussi commerciali e sui prezzi globali.