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Non possiamo non comunicare con i dipendenti. Ma cosa e come?

Possiamo farlo bene, possiamo farlo male. Ma è certo che non possiamo farne a meno. Il buon allenamento delle soft skill è determinante per fare la differenza. Perché sul “come” si comunica si possono avere notevoli conseguenze sulla motivazione e sul coinvolgimento (engagement) dei lavoratori, con effetti a cascata sulle performance aziendali. Ecco una guida dettagliata per fare il punto sulla comunicazione positiva in azienda.

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Comunicare è indispensabile per un’azienda.
Anzi: qualsiasi impresa non può “non comunicare”. La comunicazione è soprattutto una dimensione interna all’azienda, uno strumento anche per far crescere l’azienda dal proprio interno. Le relazioni umane, l’atmosfera, le dinamiche di confronto, l’impatto e il coinvolgimento sul luogo di lavoro, la soddisfazione di lavorare in quell’azienda: sono i pilastri della nuova cultura che guida la gestione delle risorse umane.
Con un distinguo altrettanto categorico: naturalmente possiamo farlo bene, ma possiamo anche farlo male. La differenza che cosa e chi la fa? La risposta è netta: il buon allenamento delle soft skills all’interno della propria organizzazione aziendale.
Ecco allora che per sostenere l’empowerment dei singoli e le performance di una squadra risultano cruciali, in particolare, un clima relazionale in cui si provi “sicurezza psicologica” e un buon equilibrio tra i feedback positivi e quelli negativi.
Il nostro esperto di soft skills, Luca Mori, in questo nuovo articolo di approfondimento presenta un prontuario di idee e di indicazioni operative per fare il punto sulla comunicazione positiva nella propria azienda.