Vicino alla galassia di Andromeda una sorgente super-luminosa

Dall'area vicina alla galassia di Andromeda arriva lo spettacolo di una delle sorgenti cosmiche più luminose: è un blazar, ossia una sorgente radio quasi stellare (quasar) al cui centro si trova un gigantesco buco nero molto attivo. La scoperta si deve al Virtual Telescope e il fenomeno è stato osservato da Manciano, in provincia di Grosseto , dove si trova "il più puro, buio e stellato della penisola", dice l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope.

"La sera del 15 agosto scorso, confrontando alcune immagini appena ottenute della regione di cielo dove si trova la grande galassia di Andromeda con alcune del giorno 10 veniva notata una sorgente di aspetto stellare in sensibile aumento di luminosità", osserva Masi in una nota. "Immediate e accurate verifiche permettevano di collegare l'oggetto ottico variabile trovato ad una sorgente classificata negli archivi sia per emissioni alle lunghezze d'onda radio che X" e da quel momento la fonte è stata controllata costantemente dal Virtual Telescope. Le osservazioni, confrontate con i dati degli archivi, hanno permesso di confermare che la fonte della luminosità è "un colossale buco nero, dalla massa pari a miliardi di volte quella del Sole, che siede al centro di una remota galassia". Ulteriori conferme che quanto osservato da Masi fosse la controparte ottica di un blazar sono arrivate dall'Osservatorio Astronomico di Padova dell'Istituto Nazionale di Astrofisica.




"Al successo di queste ricerche contribuisce anche un fattore ambientale fondamentale del sito dove sono installati i telescopi", prosegue Masi riferendosi a Manciano. "L'assenza di inquinamento luminoso permette alle tecnologie impiegate di catturare anche i corpi celesti più elusivi, che da altri luoghi del Paese non sarebbero affatto visibili, a parità di strumenti". Per questo, conclude l'astrofisico, "stiamo cercando di contattare l'assessorato all'Ambiente della Regione Toscana, per proporre la tutela di quel cielo così favorevole allo studio e alla contemplazione dell'Universo, prima che venga contaminato"

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