Via libera della Camera alla Settimana delle discipline scientifiche

La Camera con 281 sì e nessun voto contrario dà il via libera all'istituzione della "Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche". La settimana dedicata alle discipline Stem (acronimo dall'inglese Science, Technology, Engineering and Mathematics) cadrà dal 4 all'11 febbraio, nello stesso periodo in cui si celebra la "Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza" e servirà a sensibilizzare e stimolare l'interesse per tali materie.

Il provvedimento ora passa all'esame del Senato. Nel testo, si prevedono percorsi stabili di orientamento post-scolastico; di orientamento della didattica, sin dai primi gradi d'istruzione, verso l'acquisizione di competenze Stem; promozione di corsi di formazione per il personale scolastico; iniziative extrascolastiche per stimolarne l'apprendimento alle elementari e alle medie; incontri e giornate di orientamento per le superiori; borse di studio; percorsi formativi per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro, in particolare delle donne.

Il Ministero dell'Università promuoverà cerimonie, incontri e iniziative in scuole e università e nei musei scientifici. L'opposizione, che ha votato a favore, critica, come fa Antonio Caso (M5S), che l'istituzione della Settimana "varrà solo per il 2024". Positivo il giudizio del Pd che però, con Michela Di Biase, contesta la bocciatura di emendamenti che "avrebbero agevolato di più la presenza delle donne" nel mondo scientifico perché al momento "quelle che fanno una scelta Stem sono la metà degli uomini".

Con questo testo, assicura Giovanna Miele (Lega), si fa un passo avanti affinché finisca "l'esodo all'estero delle nostre eccellenze". "Stem è il campo meno scelto dai giovani - ricorda Marta Schifone, prima firmataria della pdl - solo 1 su 4. Su 100 laureate solo 16 scelgono queste carriere anche perché hanno ricevuto un messaggio distorto da piccole che "si tratta di percorsi troppo difficili" e "non da donne". Ecco, questo deve finire, è il suo appello. Respinto l'emendamento che puntava ad istituire un Fondo di 500mila euro "per invogliare - come spiega Anna Laura Orrico (M5S) - i comuni a realizzare monumenti o riconoscimenti per le donne impegnate nelle discipline scientifiche". Emendamento sottoscritto anche da Pd-Avs.

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