Un filtro per le immagini in HD delle ossa

È pronto il filtro ottico che permetterà di ottenere immagini in HD delle ossa e di altri tessuti del corpo, superando i problemi che incontrano le tecniche utilizzate attualmente in ambito biomedico: sarà dunque di fondamentale importanza per poter studiare malattie come l’osteopetrosi , una rara malattia genetica che rende le ossa più dense del normale. L’innovativo strumento è stato messo a punto dal gruppo di ricerca italiano guidato dalla start-up milanese Specto Photonics e dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insieme al centro di ricerca Humanitas, al Politecnico di Milano e all’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica del Cnr. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communications.

Il filtro verrà applicato a tecniche che consentono di misurare , su scala microscopica e senza contatto fisico , le proprietà meccaniche dei tessuti . Nonostante la loro importanza, però, queste tecniche hanno ad oggi un impiego molto limitato, perché si basano sulla rivelazione di un segnale ottico debolissimo, che viene sovrastato da disturbi circa 1 miliardo di volte più forti, dovuti alla luce utilizzata per eccitare il campione.

Per superare questo ostacolo, i ricercatori coordinati da Giuseppe Antonacci di Specto Photonics e Cristian Manzoni dell’Ifn-Cnr hanno progettato un filtro ottico innovativo: “Questo filtro, estremamente compatto, è in grado di sopprimere con un livello di attenuazione senza precedenti i forti disturbi dovuti alla luce di eccitazione. Grazie al filtro, è stato possibile finalmente acquisire immagini ad alta risoluzione delle proprietà elastiche di vari campioni dove i disturbi ottici sono solitamente dominanti ”, dice Manzoni. “L’obiettivo ora è quello di poter fornire uno strumento che permette di misurare proprietà meccaniche in tessuti fino ad oggi inaccessibili con le tecniche convenzionali”, aggiunge Antonacci.

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