Trovata una stella cannibale, ha una cicatrice metallica VIDEO

La cicatrice, osservata dal gruppo di ricercatori guidati da Stefano Bagnulo, è una concentrazione di metalli impressa su una nana bianca, ossia su un stella che un tempo era simile al Sole e che, giunta all’ultima fase della sua vita, si raffreddano lentamente raggiungendo dimensioni pari a quelle della Terra. In precedenza, erano state osservate numerose nane bianche inquinate da metalli, portati lì da pianeti disgregati o asteroidi passati troppo vicini alla stella, ma in questo caso il materiale è stato guidato dal campo magnetico della nana bianca, attraverso un processo simile a quello che produce le aurore sia sulla Terra che su Giove.

“Abbiamo dimostrato che questi metalli provengono da un frammento planetario grande quanto o forse più di Vesta, il secondo asteroide del Sistema Solare per dimensioni”, commenta Jay Farihi dello University College di Londra, co-autore dello studio. “Sorprendentemente, il materiale non era mescolato uniformemente sulla superficie della stella”, aggiunge John Landstreet dell’Università canadese dell'Ontario Occidentale e dell’Osservatorio di Armagh, un altro co-autore. “Invece, questa cicatrice è concentrata – afferma Landstreet – e tenuta in posizione dallo stesso campo magnetico che ha guidato la caduta dei frammenti: niente di simile è mai stato visto prima”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA