Scienza e Tecnologia
Lunedì 26 Settembre 2022
Test nella notte per difendere la Terra dagli asteroidi, con la sonda Dart
Tutto pronto per il primo test di difesa planetaria : nella notte, all'1:14 italiane del 27 settembre, la sonda Dart della Nasa impatterà contro l'asteroide Dimorphos per deviarne la traiettoria: si sperimenta così, a 13 milioni di chilometri dalla Terra , una tecnologia che in futuro potrebbe consentire di proteggere la Terra dall'eventuale impatto di un asteroide minaccioso. Come un fotoreporter cosmico, il minisatellite italiano LiciaCube raccoglierà i primi dati sull'evento.
Finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e realizzato dall'azienda Argotec di Torino, "LiciaCube è il primo satellite tutto italiano a operare in totale autonomia da una distanza alla quale nessun veicolo italiano si era mai avventurato e che sarà gestito da un centro di controllo in Italia", ha detto all'ANSA Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l'Asi.
Questa notte "la sonda Dart Dart acquisirà immagini fino a pochi secondi prima dell'impatto e poi segnale si interromperà", ha detto Pirrotta. Quel silenzio significherà che la sonda non è più funzionante e, probabilmente avrà raggiunto il suo obiettivo. "In quel momento - ha osservato l'esperto - LiciaCube si troverà a poco meno di mille chilometri dal punto dell'impatto e potrebbe vedere un leggero aumento della luminosità". Non è però sicuro che questo possa accadere in quanto gli strumenti di LiciaCube acquisiscono le immagini con una cadenza prestabilita. Se l'impatto dovesse accadere in uno dei momenti previsti per l'acquisizione delle immagini, allora "questo sarà un valore aggiunto".
Il minisatellite italiano comincerà a catturare le prime immagini a partire da tre minuti dopo l'impatto di Dart, che arriveranno a Terra dopo alcune ore. "Con il suo reportage in tempo reale, LiciaCube fornirà informazioni quantitative sull'efficacia della tecnica di deflessione, cosa che ai telescopi basati a Terra richiederà un certo tempo. e sulla natura dell'asteroide", ha detto Pirrotta. Lo sbuffo di materiale sollevato dall'impatto di Dart su Dimorphos permettà infatti di "avere le prime stime della massa, porosità, densità e , consistenza asteroide".
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