Scienza e Tecnologia
Venerdì 07 Aprile 2023
Si stringe il cerchio sull'origine degli oceani terrestri
Si stringe il cerchio attorno ai 'creatori' degli oceani, ossia agli oggetti cosmici che trasportarono sulla Terra le grandi quantita' di acqua che hanno dato origine a fiumi, laghi e oceani. Lo studio condotto da Megan Newcombe dell'Universita' del Maryland e pubblicato sulla rivista Nature dimostra che le cosiddette meteoriti acondriti, resti di un tipo di asteroidi rocciosi, sono poverissime di acqua e quindi possono essere escluse tra i possibili candidati.
"Da tempo ci si domanda da dove sia arrivata l'acqua che oggi compre la gran parte della superficie del nostro pianeta", ha detto all'ANSA Albino Carbognani, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Bologna. Formatosi oltre 4 miliardi di anni fa all'interno della nube planetaria che avvolgeva il Sole il nostro pianeta non e' sempre stato cosi' come lo vediamo oggi. Nelle prime fasi era infatti molto piu' caldo e vicino al Sole, solo successivamente e per una serie di complesse dinamiche la Terra si e' spostato su un'orbita piu' distante, tale da non essere scaldata troppo. "Si ritiene che in questa fase - ha aggiunto Carbognani - la Terra sia stata colpita da una grande quantita' di oggetti che si erano formati in una regione piu' esterna del sistema solare e che per questo conservassero ancora molta acqua".
Ma quali furono questi oggetti? Le analisi chimico-fisiche hanno in questi anni escluso che a portare l'acqua siano state le comete. La loro acqua ha infatti una firma molecolare differente da quella degli oceani. "Sappiamo invece che molti asteroidi sono ricchi di acqua compatibile con quella terrestre, per questo li riteniamo i candidati migliori", ha precisato il ricercatore italiano. Ma analizzando ora meteoriti acondriti, ossia resti di un particolare tipo di asteroidi che si ritiene nel passato si siano scontrati tra loro per formare abbozzi di pianeti poi distrutti, i ricercatori hanno dimostrato che questa tipologia di oggetti e' molto povera di acqua e dunque non puo' aver contribuito a formare i nostri oceani: "uno studio - ha concluso Carbognani - che di fatto restringe il campo delle ipotesi"
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