Progetto Fate, previsioni meteo per i telescopi più potenti

Prevedere le condizioni meteo e le turbolenze dell'atmosfera che si verificano sopra i piu' sofisticati telescopi al mondo per ottimizzare le loro costosissime osservazioni astronomiche: e' questo l'obiettivo del progetto Fate (Forecasting Atmosphere and Turbulence for ESO sites), condotto dall'Istituto Nazionale di Astrofisica in collaborazione con il consorzio Cnr/Regione Toscana LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile), che fornisce servizi meteo anche per la Protezione Civile italiana.

Per ottenere immagini astronomiche sempre piu' accurate , osservano gli esperti di Inaf, non basta solo aumentare le dimensioni dei nuovi telescopi o dotarli di strumentazione allo stato dell'arte. Le prestazioni della maggior parte degli strumenti che osservano il cielo, soprattutto nella luce visibile e nell'infrarosso, dipendono fortemente dalle condizioni meteo in atto durante le operazioni, e in particolare dalla turbolenza dell'atmosfera sopra di essi. Conoscere con sufficiente anticipo tali condizioni diventa quindi sempre piu' importante per ottimizzare l'utilizzo dei migliori telescopi al mondo , come l'attuale Very Large Telescope (Vlt) e il futuro Extremely Large Telescope (Elt), entrambi dell'Osservatorio europeo meridionale (Eso) sulle Ande cilene.

Il progetto Fate, iniziato nel novembre 2022, e' gia' entrato nella fase di 'commissioning', con i test di verifica delle specifiche tecniche e di funzionamento. Una volta terminato, si entrera' nella fase operativa in cui Eso potra' ottimizzare strategie osservative per il Vlt e iniziare a pianificare quelle di Elt, la cui entrata in funzione e' programmata per il 2028. Oltre a prevedere una serie di parametri atmosferici sopra il sito osservativo del Vlt (come temperatura, intensita' e direzione del vento, umidita' relativa, vapore acqueo e copertura nuvolosa), il progetto Fate si occupera' nelle ore notturne anche della previsione di parametri cosiddetti astroclimatici, tra cui il cosiddetto 'seeing', un parametro che indica il livello di perturbazione dell'atmosfera nella qualita' delle immagini astronomiche.

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