Progetto Cop, un innovativo ciclo ottimizzato della carta

Il desiderio di Joel e Etham è ridurre sprechi e inquinamento, applicando i principi dell’economia circolare, convertendo i rifiuti in una nuova risorsa, attraverso processi che non ne alterano la funzione o mediante la loro trasformazione in materiali dalle svariate applicazioni. Ecco perché hanno ideato un innovativo sistema per riciclare la carta utilizzata nei laboratori. Il lavoro si concentra infatti su due rifiuti di diversa provenienza: carta assorbente usata nei laboratori didattici dell’istituto e scarti vegetali da piccole coltivazioni. La prima linea di intervento riguarda la possibilità di riutilizzo della carta usata come nuovo assorbente. Il lavaggio con acqua per ripulirla da soluzioni di uso comune in laboratorio e la successiva essicazione, tali da non compromettere la struttura della stessa, si rivelano tecniche sufficienti per donare nuova vita alla carta usata come assorbente. Qualora gli strappi di carta usata si sfaldino nel processo di lavaggio e/o essicazione, si procede con una seconda linea di intervento. Previo sminuzzamento e miscelazione con scarti vegetali, anch’essi ridotti a piccola pezzatura, si procede alla trasformazione in bioplastiche. Tale materiale è ottenuto mediante trattamento prolungato con acido trifluoroacetico (TFA) a temperatura ambiente. La centrifugazione per separare l’eventuale residuo solido e l’evaporazione dell’eccesso di TFA determinano la formazione di un film di bioplastica, che può sostituire le plastiche derivanti dall’industria petrolchimica.

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