Ologrammi 3D dinamici e realistici, simili a quelli immaginati in Star Wars, sono possiili grazie alla nuova tecnologia messa a punto nell'Università di Scienza e Tecnologia della Cina a Hefei e descritta sulla rivista Optica. A partire dalla realtà virtuale, la nuova tecnica apre la strada a molte possiili applicazioni.
Proiettare immagini dinamiche in 3D è uno dei grandi sogni della fantascienza e uno dei casi più noti sono gli ologrammi immaginati in Star Wars, dove alcuni dei protagonisti si materializzano virtualmente, ma riuscire a farlo nella realtà pone ancora grandi sfide. Nonostante i progressi fatti a partire dalle prime intuizioni dell'ungherese Dennis Gabor, che per le sue scoperte ricevette il premio Nobel per la Fisica nel 1971, creare immagini virtuali in 3D composte da pura luce senza usare schermi, visori o altri supporti è ancora molto limitato e costoso.
La ricerca, coordinata da Panpan Yu, propone un nuovo approccio all'olografia video 3D, chiamata olografia dinamica assistita da scattering tridimensionale (3D-Sdh) che permette di migliorare la definizione delle immagini fino a 1000 volte rispetto ai sistemi di proiezione attuali.
Chiave della tecnologia è una nuova tipologia modulatori spaziali di luce, che riescono a produrre immagini di luce come fossero tante fettine sovrapposte, molte di più rispetto alle tecnologie usate finora, e dare infine l'illusione di un oggetto 3D.
Per darne una dimostrazione i ricercatori hanno prodotto un video 3D, visibile senza usare visori o lenti, di un razzo: l'immagine è composta da 125 'fette', ognuna di 1000 per 1000 pixel (ossia i 'puntini' minimi di luce).
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