Negli alberi delle Alpi la spia della più grande tempesta solare

Nei tronchi di antichi alberi delle Alpi sono state scoperte le tracce della più grande tempesta solare mai documentata finora: avrebbe colpito la Terra 14.300 anni fa, con una violenza che oggi risulterebbe disastrosa per le telecomunicazioni, i satelliti e le reti elettriche, con danni economici incalcolabili. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista 'The Royal Society’s Philosophical Transactions A' da un gruppo di ricerca internazionale coordinato dall'università britannica di Leeds e dall'università francese di Aix-Marsiglia.

I ricercatori hanno esaminato gli anelli di accrescimento di antichi tronchi in via di fossilizzazione conservati nelle sponde erose del fiume Drouzet, nelle Alpi francesi meridionali. Le analisi hanno evidenziato un picco senza precedenti nei livelli di radiocarbonio, risalente a 14.300 anni fa. Confrontando il dato con quelli relativi al berillio presente nelle carote di ghiaccio della Groenlandia, gli esperti sono arrivati a ipotizzare che si tratti della testimonianza di una super tempesta solare, la più forte documentata finora, che avrebbe investito l’atmosfera terrestre con enormi quantità di particelle energetiche.

Negli ultimi 15.000 anni sarebbero state nove le tempeste solari estreme, definite ‘eventi Miyake’ dal nome della scienziata giapponese che li ha scoperti. I più recenti risalgono al 774 e al 993 d. C. e sono stati di portata inferiore a quello analizzato nel nuovo studio. Questi fenomeni presentano ancora molti interrogativi perché, essendosi manifestati in epoche remote, non sono stati osservati con strumenti moderni.

La più grande tempesta solare osservata direttamente si è verificata nel 1859 ed è conosciuta come 'evento Carrington': ha causato enormi disagi sulla Terra, provocando l'interruzione delle linee telegrafiche e producendo un'aurora boreale visibile anche a latitudini inusuali. La sua intensità sarebbe stata decisamente inferiore a quella degli eventi Miyake.

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