Le incognite
"Non c'è garanzia che decolleremo sabato, ma saremo lì e ci proveremo", aveva detto il responsabile della missione Mike Sarafin durante una conferenza stampa. Ritentare il lancio già questo weekend comporta infatti un "marginale aumento del rischio", che però i responsabili della Nasa hanno giudicato accettabile: l'analisi dei dati condotta in questi giorni indica infatti che l'anomala temperatura di uno dei motori del razzo riscontrata lunedì non era dovuta a un problema vero e proprio del motore ma a un sensore difettoso che sabato verrà ignorato. Per evitare nuovi imprevisti, le procedure per il raffreddamento dei motori verranno iniziate 30-45 minuti prima del previsto, in modo da avere più tempo per portarli a temperatura. Intanto resta sotto osservazione la perdita di idrogeno rilevata durante il caricamento del razzo: per il momento è stata riparata e non sembra dare problemi a temperatura ambiente, ma i team continueranno a monitorare la situazione sabato durante le operazioni di caricamento del propellente. Nelle ultime ore sono state quindi aggiornate le procedure e perfezionate le tempistiche per il lancio. Una volta accesa Orion, è anche ricominciato il countdown.
L'ultimo bollettino meteo per sabato prevede condizioni favorevoli al 60%, con un progressivo miglioramento fino all'80% entro la fine della finestra di lancio. Si stima però che nell'arco delle due ore ci saranno 46 momenti in cui potrebbe essere dato uno stop di qualche secondo al lancio per la presenza di detriti spaziali o dei satelliti della costellazione Starlink lungo la traiettoria del razzo Sls.
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