L'Europa dello spazio punta su cooperazione e privati

Se il ruolo delle aziende private nello spazio sta diventando sempre più importante anche in Europa , con un contributo che nell'ultimo anno ha raggiunto un miliardo di euro , il ruolo delle istituzioni e del settore pubblico in generale è fondamentale per individuare e gestire i programmi: è in questa chiave che l'Agenzia Spaziale Europea sta aprendo la collaborazione anche ai privati, ha detto il direttore generale dell'Esa Josef Aschbacher nella giornata della visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel centro dell'Esa in Italia che si trova a Frascati (Roma), l'Esrin.

La collaborazione è cruciale anche il il presidente Mattarella in quanto "il lavoro comune in Europa moltiplica le potenzialità di ogni Paese e ne esalta i risultati". La visita, nella quale il presidente è stato accolto da un lunghissimo applauso, è stata l'occasione per presentare l'attività scientifica del centro, sala espositiva multimediale Phi-Experience, e nel Visitor Center che l'Esrin ha inaugurato oggi. A salutare Mattarella anche il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente, e la direttrice dell'Esrin e delle attività dell'Esa per l'Osservazione della Terra, Simonetta Cheli.

Per il presidente della Repubblica la collaborazione nell'ambito dell'Esa è anche un esempio di come "l a ricerca non ha confini e frontiere da rispettare e osservare, ma è necessariamente comune" e di come lo spazio debba sempre essere "un luogo di collaborazione scientifica e internazionale" e "un luogo comune dell'umanità".

A testimoniare questo spirito di apertura e cooperazione è stata una delle ricercatrici che lavorano all'Esrin, Francesca Elisa Leonelli, che nel centro dell'Esa ha potuto "toccare con mano" come "la scienza porti persone di culture diverse a lavorare insieme, secondo un modello di cooperazione pacifica che può essere di esempio in altri ambiti".

Ha sottolineato il ruolo della cooperazione nella diplomazia scientifica è il presidente dell'Asi Valente, a proposito della partecipazione dell'Italia all'Esa e degli accordi bilaterali, come quelli con la Nasa e l'agenzia spaziale giapponese Jaxa, e ancora con l'impegno in Kenya, con le attività di formazione presso la base di Malindi, "per contribuire efficacemente allo sviluppo sostenibile del continente africano, guidati da uno spirito di una cooperazione paritaria".

Quanto lo spazio sia importante per tutti lo dimostrano le attività di Osservazione della Terra, ha detto Simonetta Cheli, che mettono a diposizione di tutti i cittadini dati importanti su ambiente e clima.

Un timone, quello delle istituzioni pubbliche impegnate nello spazio, che l'Esa è intenzionata a mantenere sul ruolo di garanti nella selezione e realizzazione dei progetti comuni. E' così, ha detto ancora Aschbacher, che lo spazio europeo sta registrando una presenza sempre crescente dei privati: "è molto evidente che il settore dello spazio commerciale sta avendo un ruolo sempre più importante", ha osservato. "In Europa almeno un miliardo di euro arriva da aziende private e venture capital", con le quali l'Esa sta firmando accordi. Soltanto nel 2023, per esempio, i privati "hanno investito 460 milioni in collaborazione con aziende spaziali di tutta Europa". Di sicuro, ha aggiunto, "qualcosa sta cambiando molto rapidamente e vedo una forte crescita, ma questo non accadrà senza che il settore pubblico, come l'Esa, definisca e metta in atto missioni e programmi spaziali".

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