Scienza e Tecnologia
Giovedì 05 Settembre 2024
Le bugie dei robot accettabili solo se sono a fin di bene
Le bugie dei robot sono considerate accettabili solo se sono a fin di bene , come nel caso di un robot-infermiere che rassicura la sua paziente malata di Alzheimer dicendole che il marito tornerà presto a casa . Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Robotics and AI e guidato dall’americana George Mason University. Altri scenari presentano un robot-colf che nasconde il fatto che sta filmando quello che gli accade intorno o il robot-commesso che si fa sostituire da un umano fingendo di essere stanco: pPer i volontarti che hanno partecipato allo studio bugie come queste non sono accettabili e ritengono che per essere debbano essere considerati responsabili gli sviluppatori e i proprietari delle macchine .
I ricercatori guidati da Andres Rosero hanno reclutato circa 500 partecipanti, che dovevano decidere se approvare o meno il comportamento dei robot nei vari scenari , quanto fosse grave la bugia e se fosse in qualche misura giustificata . Le condanne più severe sono arrivate per il robot-colf, che registra senza comunicarlo apertamente, un comportamento considerato molto ingannevole, mentre circa la metà dei partecipanti hanno disapprovato anche il robot-commesso. Quasi tutti, invece, hanno approvato la bugia del robot-infermiere, considerata necessaria per proteggere la paziente da un dolore inutile.
“ Penso che dovremmo preoccuparci di qualsiasi tecnologia in grado di nascondere la vera natura delle sue capacità, perché potrebbe portare gli utenti a essere manipolati in modi che l'utente , e forse lo sviluppatore, non avevano previsto”, commenta Rosero. “Abbiamo già visto esempi di aziende che utilizzano i principi del web design e i chatbot basati sull’Intelligenza Artificiale in modi progettati per spingere gli utenti a compiere una determinata azione. Abbiamo bisogno di regole – aggiunge il ricercatore – che ci proteggano da questi comportamenti ingannevoli”.
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