L'astronomo Ragazzoni nuovo presidente dell'Inaf

L'astronomo Roberto Ragazzoni è il nuovo presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. Lo rende noto l'Inaf. Ragazzoni, che succede a Marco Tavani, sarà in carica per i prossimi quattro anni. 57 anni, Ragazzoni è originario di Rovigo. È professore ordinario al dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Padova dal 2020 ed è stato direttore dell'Inaf di Padova dal 2018 al 2023 e nel 2019 è stato nominato membro dell'Accademia dei Lincei.

Ragazzoni è un nome noto nell'astrofisica a livello mondiale e ha lavorato dietro le quinte dei più grandi telescopi basati a terra, come il Telescopio nazionale Galileo (per il quale ha progettato il sistema di ottica adattiva) e dei telescopi spaziali Cheops e Plato, entrambi dell'Agenzia spaziale europea. Ha inoltre inventato un sensore in grado di correggere dalle turbolenze atmosferiche la luce in ingresso nel telescopio, in modo da ottenere una migliore qualità delle immagini ed è di Ragazzoni l'idea di sfruttare un difetto degli specchi di forma sferica, che da sempre gli astronomi hanno tentato di correggere, per potenziare il campo di vista del telescopio FlyEye.

"Voglio innanzi a tutto ringraziare il mio predecessore, Marco Tavani, la cui competenza e professionalità - ha detto Ragazzoni - continueranno a essere patrimonio prezioso per l'ente, che certamente saprà valorizzarle. Questa nomina, per me, significa innanzitutto orgoglio e responsabilità. Vorrei provare a spingere le donne e gli uomini dell'Inaf a osare ancora di più di quanto non stiano già facendo".

Il suo obiettivo è fare dell'Inaf un terreno di progetti innovativi, "dove osare diventi la norma. In un momento storico di grandi collaborazioni internazionali - penso all'Extremely Large Telescope, alla collaborazione con l'Einstein Telescope, all'utilizzo del telescopio spaziale James Webb e potrei continuare con una lunghissima lista - l'Inaf ha bisogno più che mai dell'apporto di ogni donna e uomo che lo compone. Farò del mio meglio per essere all'altezza".

Ragazzoni ha lavorato anche all'Inaf di Arcetri, allo Steward Observatory di Tucson, Arizona, e al Max Planck Institut per l'Astronomia di Heidelberg, in Germania. Nella sua carriera ha ricevuto riconoscimenti importanti come il Premio Wolfgang Paul della fondazione Humboldt in Germania nel 2000 e il Premio Feltrinelli per l'Astronomia nel 2016.

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