La cultura digitale entra a scuola con il Premio Turing Silvio Micali

Le grandi idee dell’informatica moderna che hanno trasformato il mondo del lavoro, l'economia e le relazioni sociali, sono al centro della conferenza 'La Rivoluzione Computazionale' che mercoledì 2 ottobre vede protagonista all'Accademia Nazionale dei Lincei Silvio Micali, vincitore nel 2013 del prestigioso premio Turing, considerato il Premio Nobel dell’Informatica. In platea e collegati da remoto centinaia di docenti e studenti delle scuole superiori di tutta Italia. Con questa conferenza, la Fondazione 'I Lincei per la Scuola' inaugura un nuovo programma di aggiornamento per docenti incentrato su informatica e cultura digitale , che va così ad aggiungersi a quelli già esistenti per l'italiano, le scienze e la matematica. "L'informatica è una scienza a sé stante che ha un grande impatto sulla nostra quotidianità: per questo è importante presentarla nelle scuole in maniera sistematica, così come raccomandato anche dalla Commissione europea, affinché i cittadini possano avere gli strumenti per capire potenzialità e criticità della rivoluzione computazionale", spiega Stefano Leonardi, docente di ingegneria informatica alla Sapienza di Roma e componente del direttivo della Fondazione 'I Lincei per la Scuola'. Per illustrare gli aspetti cruciali delle sfida digitale è stato scelto un relatore di prestigio, Silvio Micali, attualmente docente al Massachusetts Institute of Technology e membro dell'Accademia nazionale dei Lincei. "Micali - sottolinea Leonardi - è una figura chiave dell'informatica moderna che ha dato un contributo determinante con le sue ricerche nel campo della crittografia, della sicurezza informatica e degli algoritmi per l’economia digitale". Micali è stato anche cofondatore di Peppercoin, una startup per micropagamenti, e di CoreStreet, che ha sviluppato software per l’autorizzazione e la convalida di transazioni e comunicazioni firmate. La sua ultima creazione, Algorand, ha l’obiettivo di trasformare il mercato blockchain.

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