La cometa dei Neanderthal saluta il Sole

Il 12 febbraio la cometa Ztf passera' a "una distanza abbastanza elevata" dal Sole, "quindi il nucleo dovrebbe sopravvivere senza problemi all'attivita' di sublimazione e non disintegrarsi come e' successo ad altre comete che si sono avvicinate molto di piu' , per esempio la Ison (C/2012 S1) nel 2013. Dal 17 gennaio 2023 - continuano gli esperti - la declinazione della Ztf sara' talmente elevata che diventera' circumpolare per le latitudini italiane, quindi sara' sempre visibile in cielo durante la notte e restera' tale fino al 5 febbraio".

Attualmente la cometa si mostra ai telescopi con una chioma di colore verde, un'intensa coda di polveri di colore giallastro e una sottile coda di ioni di colore bluastro. Le ultime osservazioni indicano che la luminosita' sta aumentando come previsto e che la cometa sara' sopra la soglia della visibilita' a occhio nudo fra il 20 gennaio e il 10 febbraio, con il massimo di luminosita' il primo febbraio in concomitanza con la minima distanza dalla Terra. Per ammirare lo spettacolo sara' utile avere "almeno un piccolo binocolo 8ž30 o 10ž50, quelli tipici da escursione naturalistica".

In occasione del passaggio di Ztf, EduInaf organizzera' una diretta la sera del 30 gennaio in cui verra' anche mostrata la cometa ripresa con i telescopi di Asiago e il Tng. Inoltre EduInaf lancia la campagna 'Una cometa tra le stelle d'inverno', insieme all'Unione Astrofili Italiani (Uai). Per partecipare bastera' riprendere la cometa Ztf con il proprio telescopio/teleobiettivo e inviare le immagini a EduInaf, anche tramite il gruppo Flickr dedicato.

A svelare i segreti per una corretta osservazione è l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, che organizzerà due sessioni osservative il 13 gennaio e il 2 febbraio: la diretta sarà trasmessa anche dal Canale Scienza e Tecnica di ANSA. "Si prevede che la cometa supererà di poco la soglia di visibilità a occhio nudo quando sarà alla minima distanza dalla Terra (circa 42,5 milioni di chilometri) il 1 febbraio alle ore 18:11, diventando così appena osservabile senza strumenti sotto cieli davvero bui, limpidi e stellati", spiega Masi. "Questo significa che non sarà di certo spettacolare come la C/2020 F3 Neowise dell’estate 2020 e che dunque richiederà almeno un binocolo per essere apprezzata".

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