Scienza e Tecnologia
Venerdì 24 Maggio 2024
In Italia il simulatore che cerca acqua sulle lune di Giove
Si prepara in Italia il simulatore che aiuterà a confermare che ci sono oceani sotto i ghiacci delle lune di Giove e Saturno. Del progetto, al via per il primo settembre, parla oggi a Roma Elena Pettinelli, del dipartimento di Matematica e Fisica dell'Università Roma Tre e protagonista delle principali ricerche sull'acqua nel Sistema Solare, a partire dalla scoperta del lago sotterraneo su Marte, del 2018. Ne parla nel convegno "Sull'acqua. Scienza e bellezza", organizzato in ricordo dello scrittore e giornalista scientifico Pietro Greco dal master in Comunicazione della scienza e della ricerca scientifica diretto dalla stessa Pettinelli. Dopo le scorse edizioni dedicate a luce, tempo e spazio, questo appuntamento è dedicato all'acqua e al suo legame con la vita, in un dialogo fra scienza, arte, archeologia e psichiatria e botanica. L'incontro è realizzato in collaborazione con Università di Roma Tre, Network europeo per la psichiatria psicodinamica e l'associazione culturale L'arte della memoria. "Negli ultimi 25 anni la nostra visione del Sistema Solare è cambiata moltissimo: ora sappiamo che le lune di Giove e Saturno hanno un oceano interno", ha detto Pettinelli all'ANSA, citando la missione Juice, lanciata nell'aprile 2023 e diretta a Giove e alle sue lune Europa, Ganimede e Callisto, e la missione Europa Clipper della Nasa, diretta anche questa su Europa e il cui lancio è previsto nell'ottobre 2024. Grazie a queste missioni, ha aggiunto la ricercatrice, potremo avere "osservazioni coordinate per capire le condizioni di abitabilità di queste lune" e per capire se hanno caratteristiche tali da poter forme di vita primordiali. "Serve anche una conferma della presenza di acqua - ha aggiunto - e bisogna capire quanto l'acqua è profonda e se risale attraverso il ghiaccio". Sono ricerche affascinanti, ma anche molto lunghe: appena un primo passo prima di poter capire se mondi diversi dalla Terra ospitino forme di vita. Per questo "è nata l'idea, con il rettore, di utilizzare queste missioni per formare una generazione futura di ricercatori", ha detto Pettinelli, che partecipa alla missione Juice per quanto riguarda l'uso del radar Rime, destinato scandagliare i ghiacci in cerca dell'acqua nascosta. Proprio le ricerche con il radar saranno al centro della costruzione di un ricambio generazionale, grazie al progetto finanziato dall'European Research Council con 3,2 milioni di euro per 5 anni. "Servono infatti misure preliminari di laboratorio per capire come le onde del radar si propagherebbero a seconda delle caratteristiche del ghiaccio e per poter vedere l'acqua", ha spiegato. Ed è per questo che a Roma Tre si prepara un piccolo simulatore: "stiamo allestendo l'area in cui fare il laboratorio".
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