In Alto Adige 100.000 euro di danni provocati dai lupi

(ANSA) - BOLZANO, 09 AGO - Una grande biodiversità agricola e forestale, che spazia dalla produzione di mele e uva alla presenza di animali come api e buoi, ma include anche la gestione di ospiti indesiderati come il bostrico e i lupi: è quanto evidenzia la Relazione agraria e forestale 2023 dell'Alto Adige. I monitoraggi dei grandi carnivori hanno permesso di registrare la presenza di tre orsi (M75, M84 e M107), di censire geneticamente 39 lupi e calcolarne la presenza in Alto Adige in almeno 78 esemplari. Per quanto riguarda i danni, in termini economici i lupi hanno causato danni dieci volte superiori a quelli degli orsi: l'anno scorso sono stati erogati indennizzi per quasi 100.000 euro (lupi) e circa 8.000 euro (orsi). "Stiamo lavorando a tutti i livelli per ridurre in particolare lo status di protezione dei lupi. Da parte loro, Provincia e agricoltori stanno facendo il proprio dovere", ha dichiarato Walcher.
Il 2023 è stato positivo per il settore lattiero-caseario, con un aumento del prezzo del latte alla stalla di 10 centesimi al kg, raggiungendo i 68 centesimi. Tuttavia, i costi e i carichi di lavoro sono aumentati, tanto che ogni anno circa 100 produttori di latte chiudono le loro stalle. La raccolta delle mele ha superato per la prima volta il milione di tonnellate, e il settore vitivinicolo ha registrato una buona vendemmia con una produzione di 328.943 ettolitri di vino.
Il rapporto sottolinea anche le preoccupazioni per le minacce all'agricoltura, come la flavescenza dorata nella viticoltura e il moscerino dei piccoli frutti. Il direttore del Servizio forestale, Günther Unterthiner, ha riferito che "il bostrico continua ad essere una minaccia; quest'anno la superficie infestata è stata di 4.000 ettari, un terzo in meno rispetto all'anno precedente".
Il Centro tutela specie acquatiche ha ottenuto un traguardo importante con la schiusa di 150.000 uova di trota marmorata mentre il Centro di sperimentazione "Laimburg" ha ottenuto progressi nella lotta biologica al moscerino dei piccoli frutti.
Anche la Libera Università di Bolzano è coinvolta nella ricerca agricola, con progetti sul controllo della psilla del biancospino. (ANSA).

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