La materia allo specchio: come Alice nel Paese delle meraviglie, i fisici hanno cominciato da tempo a esplorare un mondo dell'antimateria, nel quale la materia ha caratteristiche diametralmente opposte a quelle della materia ordinaria.
Nell'antimateria, infatti, particelle e atomi hanno la stessa massa, ma carica elettrica opposta. Teoricamente un antimondo sarebbe del tutto indistinguibile dal nostro mondo, ma se i due entrassero in contatto si annullerebbero a vicenda.
Il primo a predire l'esistenza dell'antimateria, nel 1928, e' stato il Nobel Paul Dirac e risale al 1964 l'esperimento in cui altri due Nobel, James Cronin e Val Fitch, hanno dimostrato che l'equilibrio tra materia e antimateria, prodotte nelle stesse quantita' all'epoca del Big Bang (in modo perfettamente simmetrico) si e' rotto a vantaggio della materia. Vale a dire che una certa quantita' di materia e' sopravvissuta allo scontro con l'antimateria. Il perche' questo sia accaduto e' ancora un mistero.
La risposta si cerca da anni e il primo passo e' stata la piccolissima ''nube'' di anti-particelle creata nel Cern di Ginevra nel 2002, nell'esperimento Athena. Sempre al Cern, nel 2010 l'esperimento Alpha ha fatto il passo successivo, intrappolando il primo anti-atomo.
La chiave del mistero dell'antimateria e' in due lettere: CP (carica-parita'). La violazione della simmetria CP e' il fenomeno impercettibile grazie al quale la natura mostra una netta preferenza per la materia rispetto all'antimateria. La sigla CP indica la combinazione di due operazioni: l'inversione dei segni di tutte le cariche delle particelle (C) e l'inversione degli assi spaziali (P). In altre parole osservare questa simmetria equivale ad osservare un fenomeno riflesso in uno specchio.
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