Il fisico italiano Capasso tra i Clarivate Citation Laureates 2023

Il fisico italiano Federico Capasso dell'Università di Harvard è entrato a far parte della prestigiosa lista dei Clarivate Citation Laureates 2023: considerata una sorta di anticamera del premio Nobel, comprende 23 ricercatori le cui pubblicazioni scientifiche sono fra le più citate al mondo. Due anni fa lo stesso riconoscimento era stato dato al fisico Giorgio Parisi, premiato poche settimane dopo proprio con il Nobel per la fisica.

Federico Capasso è nato a Roma nel 1949 e naturalizzato statunitense dal 1992. Dopo il dottorato in fisica all’Università di Roma, è entrato nel 1976 nei Bell Laboratories (New Jersey, Usa) dove ha seguito una brillante carriera di scienziato e direttore della ricerca. Dal 2003 è Ordinario di Fisica applicata alla Harvard University e dal 2012 è tra i soci stranieri dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

La sua menzione nella lista dei ricercatori più citati e influenti, stilata annualmente dall'Institute for Scientific Information, rappresenta un riconoscimento per la sua "ricerca pionieristica sulla fotonica, sulla plasmonica e sulle metasuperfici, nonché per i contributi all’invenzione e ai miglioramenti del laser a cascata quantica".

Questi laser si trovano oggi in numerosi laboratori di spettroscopia molecolare e sono uno strumento basilare per il monitoraggio dell’inquinamento, la chimica atmosferica, la diagnostica medica, il controllo di processi industriali e il rilevamento di esplosivi. Federico Capasso insieme ai suoi collaboratori ha costantemente migliorato negli anni la progettazione e il rendimento di questa tecnologia, aprendo la strada a nuovi campi di applicazione.

Il riconoscimento nella prestigiosa lista dei Clarivate Citation Laureates 2023 "è una bella soddisfazione, perché le citazioni dei propri lavori da parte della comunità scientifica in qualche maniera sono una misura dell’impatto del proprio lavoro", dice Capasso all’ANSA. "La formazione scientifica ricevuta a Fisica a Roma, sia nei corsi seguiti che nella tesi con il professor Francesco De Martini, mi ha dato delle ottime basi su cui costruire la mia carriera scientifica, che è poi decollata ai Bell Laboratories dove ho lavorato per 27 anni, grazie a un ambiente scientifico unico ed estremamente stimolante dove scienza di base, applicata e tecnologia si fondevano in maniera creativa e spesso inaspettata". Dopo questo riconoscimento le aspettative sono molte, ma "è meglio non avere sogni di vincere la lotteria dei Nobel - conclude Capasso - anche per mantenere serenità!".

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